L'iniziativa rientra nell'ambito della manifestazione nazionale organizzata dalla sigla sindacale a difesa del diritto dei bambini di frequentare la scuola dell'infanzia. Ma nella città bruzia le risorse garantiscono il servizio solo fino a dicembre
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Il sit-in organizzato a Cosenza dalla Funzione Pubblica della Cgil rientra nell’ambito della manifestazione nazionale promossa dal sindacato per sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di garantire, a settembre, il rientro negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia, di bambini e bambine, nella più assoluta sicurezza e con l’assistenza di personale educativo perfettamente formato anche sui comportamenti da seguire per evitare il diffondersi del coronavirus.
Iscrizioni aperte
Ma il raduno svoltosi all’ombra di Palazzo dei Bruzi, richiama l’attenzione anche sui servizi erogati dall’amministrazione comunale. Entro il 31 luglio le famiglie dovranno produrre le istanze di accesso ai tre nidi di Via Livatino, Largo Vergini e Via Misasi. 129 i posti disponibili. Le risorse in bilancio garantiscono le attività fino al 31 dicembre.
Vuoto il capitolo di spesa
Per il 2021 la frequenza è subordinata al reperimento di nuovi finanziamenti. Lo si legge anche nel bando pubblicato dal settore educazione che testualmente recita: «La prosecuzione nell’anno 2021 del servizio dei nidi d’infanzia resta subordinata alla effettiva integrazione dei fondi necessari sul pertinente capitolo di spesa del bilancio comunale».
Operatori preoccupati
Tecnicamente la precisazione è dovuta alla mancata approvazione del bilancio. Ma gli operatori sono comunque preoccupati. C’erano anche loro in piazza e sono reduci da settimane dure, senza lavoro e con la cassa integrazione che tarda ad arrivare: «Non sappiamo cosa ci aspetterà dal primo settembre sotto il profilo organizzativo – dicono - mentre per adesso abbiamo percepito solo una mensilità di cassa integrazione. E dal 5 luglio è terminato anche il sostegno delle risorse del FIS, il Fondo di Integrazione Salariale».