I vigili del fuoco del comando provinciale di Cosenza sono ai ferri corti con il dirigente Giampiero Rizzo e ne contestano alcune disposizioni di servizio, assunte dicono, per contenere i costi ma che metterebbero a rischio la sicurezza degli interventi. Per questo sono scesi in piazza per uno sciopero di due ore culminato con la consegna di un documento al Prefetto, nel quale hanno sintetizzato i motivi dell'agitazione.

No alle squadre ridotte

Quello di maggiore importanza riguarda la riduzione da cinque a tre delle unità di personale componenti le squadre di intervento. «Nel nostro regolamento - spiega Alessio Orrico, esponente della FNS Cisl - è previsto l'impiego di squadre ridotte ma solo per determinate circostanze ancora non specificatamente individuate dalle circolari ministeriali. Certamente un territorio vasto come quello della provincia di Cosenza non è consono all'applicazione di questa rimodulazione». Secondo i sindacati, si tratta di un escamotage per compensare le carenze nella pianta organica dovute al pensionamento di personale operativo, non compensato con nuove assunzioni.

Un pericolo per tutti

«Il soccorso alla popolazione in questo modo perde di efficacia - afferma Michele Leonetti, del sindacato autonomo Conapo - Nel territorio provinciale disponiamo di sei distaccamenti su quasi settemila chilometri quadrati: i tempi di percorrenza degli interventi sono decisamente più dilatati rispetto alla tempistica di venti minuti che dovremmo garantire. Ridurre il personale a sole tre unità è un pericolo per tutti». Vi sono poi altre problematiche, dalle ferie negate ai trasferimenti non applicati nonostante siano previsti dalle norme sulla mobilità.. Al Prefetto di Cosenza chiedono una mediazione per la risoluzione dei conflitti e per evitare ulteriori e più incisive forme di protesta.

Sindacati compatti

«Per la prima volta tutte le sigle sindacali sono compatte sul medesimo fronte - sottolinea Gianfranco Macrito, della Uil Pa - Siamo sempre stati propositivi ma il dirigente proprio non riesce a dialogare con noi». Secondo i manifestanti la gestione dell'attuale comandante ha creato un clima poco piacevole in tutto il comparto. «Noi stiamo lottando per la sicurezza degli operatori ma soprattutto per i cittadini - chiosa Luca Carrozzino della Fp Cgil - Vogliamo che i cittadini abbiano la prontezza dei vigili del fuoco nel momento in cui ne hanno bisogno. E con questa protesta pacifica speriamo anche di poter riprendere civili relazioni sindacali con il nostro dirigente».