C’è anche l’ex ricovero Umberto I, tra gli immobili inseriti dall’amministrazione di Palazzo dei Bruzi nel quadro strategico di valorizzazione del centro storico, il famoso dossier che Mario Occhiuto avrebbe voluto mostrare al ministro per i beni culturali Alberto Bonisoli in occasione della sua visita a Cosenza. Il fascicolo sarà sul tavolo tecnico convocato a Roma per il prossimo 5 febbraio al quale il sindaco non mancherà di partecipare.

Il confino sociale per anziani e ammalati

L’Umberto I era uno dei 17 conventi requisiti dal Regno all’indomani dell’Unità d’Italia. La struttura, di epoca cinquecentesca, domina il colle Pancrazio insieme al Castello Svevo. Nel 1880 venne riconosciuto come Ente Morale di mendicità per l’ospitalità degli inabili al lavoro. In realtà divenne subito un luogo, nascosto agli sguardi indiscreti, in cui internare, sostanzialmente, i soggetti più deboli della comunità: soprattutto malati mentali, storpi, epilettici. E anziani. Una sorta di confino sociale, andato avanti fino agli anni novanta, quando il profondo degrado anche strutturale, portò alla chiusura dei cancelli.

Il comune pensa di investire sette milioni

Nel 2008 l’Azienda Sanitaria, titolare del comodato d’uso dell’immobile, sottoscrisse con la Provincia, guidata allora da Mario Oliverio, e con il comune, sindaco Salvatore Perugini, un accordo di programma per avviare la fase di ristrutturazione, individuando il comune come Ente capofila. Il protocollo rimase lettera morta, ma il comune sulla carta, ha ancora la titolarità di attivarsi per reperire le risorse necessarie al restauro conservativo. Quello redatto dall’Ufficio del Piano, diretto da Angela Carbone, prevede un investimento presunto di sette milioni di euro, da attingere al plafond dei novanta stanziati dal Cipe.

L’elenco degli edifici da recuperare

Nel complesso, sono 19 gli edifici individuati a Cosenza vecchia, per buona parte dei quali l’amministrazione sta disponendo gli atti di esproprio dopo aver inutilmente ordinato il recupero e la messa in sicurezza ai proprietari. Ecco l’elenco completo:

Scheda 1 – Via Messer Andrea n. 2, 4, 6. Importo presunto lavori di ripristino € 410.000

Scheda 2 – Via Messer Andrea n. 8. Importo presunto lavori di ripristino € 720.000

Scheda 3 – Via Messer Andrea n. 26, 28, 30. Importo presunto lavori di ripristino € 1.100.000

Scheda 4 – Abate Francesco Saverio Salfi n. 16. Importo presunto lavori di ripristino € 770.000

Scheda 5 – Abate Francesco Saverio Salfi n. 26, 28, 30, 32. Importo presunto lavori di ripristino € 3.000.000

Scheda 6 – Via G. Campagna n. 6. Importo presunto lavori di ripristino € 360.000

Scheda 7 – Via G. Campagna n. 8, 10, 12, 14, 16. Importo presunto lavori di ripristino € 4.800.000

Scheda 8 – Via Gaeta n. 28, 30. Importo presunto lavori di ripristino € 470.000

Scheda 9 – Via Gaeta angolo Via Bombini. Importo presunto lavori di ripristino € 1.600.000

Scheda 10 – Via Giuseppe Marini Serra n. 1, 12. Importo presunto lavori di ripristino € 140.000

Scheda 11 – Via Giuseppe Marini Serra n. 6. Importo presunto lavori di ripristino € 90.000

Scheda 12 – Via Giuseppe Marini Serra n. 4, 8, 13, 15, 17, 19, 21. Importo presunto lavori di ripristino € 450.000

Scheda 13 – Via San Tommaso angolo Vico II Santa Lucia. Importo presunto lavori di ripristino € 360.000

Scheda 14 – Via San Tommaso 29, 32. Importo presunto lavori di ripristino € 720.000

Scheda 15 – Corso Telesio n. 169. Importo presunto lavori di ripristino € 430.000

Scheda 16 – Ricovero Umberto I, Via del Castello n. 23. Importo presunto lavori di ripristino € 7.000.000

Scheda 17 – Vico Galeazzo di Tarsia n. 13. Importo presunto lavori di ripristino € 300.000

Scheda 18 – Via Lucrezia della Valle n. 25. Importo presunto lavori di ripristino € 120.000

Scheda 19 – Ruderi di Vico Padolisi. Importo presunto lavori di ripristino € 600.000

Totale investimenti previsti € 23.440.000