I tempi non sono ancora maturi, ma la sensazione è che a Cosenza, la movida sia pronta a ripartire. Già questo weekend poteva essere quello giusto se il cattivo tempo non avesse guastato i programmi di chi già pensava di potersi gustare una pizza comodamente seduto al tavolo.

Norma discriminatoria

Il bel tempo è una componente necessaria: le consumazioni in loco sono concesse solo nei locali con spazi all’aperto. Gli altri devono invece limitarsi alla distribuzione di prodotti da asporto. Anche per questo la norma introdotta da Jole Santelli, ha un sapore vagamente discriminatorio poiché avvantaggia esercizi posti in alcuni ben definiti punti della città. Più o meno come quella che consente di andare al mare ogni giorno soltanto a chi possiede una barca.

Porte aperte all’ombra dei Bruzi

A differenza di altre città calabresi dove i sindaci, nelle vesti di massima autorità sanitaria del territorio comunale, hanno reso inefficaci con proprie ordinanze le disposizioni emanate dalla presidente della Regione, a Cosenza è pienamente in vigore la norma secondo la quale è possibile consumare cibi e bevande all’aperto con servizio al tavolo.

Lavori in corso

Qualche locale ha già riaperto, anche se la risposta della clientela è ancora timida. Altri esercenti si stanno organizzando per mettersi a posto nel pieno rispetto dei protocolli sanitari e delle rigide regole soprattutto per quanto concerne la sanificazione e la distanza minima di un metro tra gli avventori, per evitare assembramenti.

Cade la motivazione di urgenza

Quello di andare al bar per il caffè però, non è ricompreso tra gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità previsti dall’ultimo Decreto della Presidenza del Consiglio. Per questo tra le forze dell’ordine serpeggia un generale sentimento di disorientamento. Tecnicamente, in attesa dell’esito dell’impugnativa presentata dal Ministro Boccia, sul territorio della Calabria il provvedimento vergato da Jole Santelli è legge.

Liberi tutti

Per cui, di fatto sono venute, a cadere le motivazioni di urgenza per allontanarsi dalla propria abitazione. In caso di controllo, basta dichiarare di essere usciti per consumare all’esterno la colazione o l’aperitivo, o la cena per evitare ogni sanzione. Avendo cura poi di conservare lo scontrino o la ricevuta.