VIDEO | Ospite della seduta il sottosegretario del Mibact Anna Laura Orrico: «Puntare sulla cultura significa iniziare a prenderci cura del patrimonio disseminato in Calabria»
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Cresce del due percento annuo il comparto delle imprese culturali e delle industrie creative italiane. Un settore strategico che vale 97 miliardi di euro di fatturato.
Il sottosegretario al Parlamento delle imprese
Numeri snocciolati dal sottosegretario del Mibact Anna Laura Orrico, ospite della seduta del Parlamento delle imprese della Camera di commercio di Cosenza, riunito sotto la presidenza di Klaus Algieri.
Confronto con le associazioni di categoria
Arte e cultura: leve strategiche di sviluppo il tema dell’incontro al quale sono intervenuti, formulando le proprie proposte alla rappresentante del Governo Conte, dieci imprenditori segnalati dalle associazioni di categoria componenti l’organismo. In particolare Confcommercio, Assindustria, Coldiretti, Cia, Confesercenti, Casartigiani, Federconsumatori.
Patrimonio materiale e immateriale
«Puntare sulla cultura significa iniziare a prenderci cura del patrimonio disseminato nel Paese e naturalmente in Calabria – ha detto tra l’altro l’esponente pentastellata –. Un patrimonio materiale, e quindi musei, siti archeologici, biblioteche. Ma anche immateriale, rappresentato da letteratura, storia, dai nostri intellettuali e filosofi, minoranze linguistiche».
Il rilancio del Museo di Sibari
«Far ripartire questo importante asset - ha aggiunto la Orrico ci consentirebbe non solo di crescere socialmente ma anche e soprattutto economicamente». Il Sottosegretario ha anche ribadito l'interesse del governo verso il Museo di Sibari: per designarne il direttore si è fatto ricorso ad un bando internazionale, scelta analoga a quella adottata per Pompei.
La proposta di Klaus Algieri
Il presidente della Camera di commercio di Cosenza, Klaus Algieri ha rilanciato, dopo averla avanzata già alla neoeletta presidentessa della Regione Jole Santelli, la proposta di istituire in Calabria una Zes, una Zona Economica Speciale per sostenere le aree interne. Introdurre meccanismi di detassazione per chi apre attività nei borghi rurali ed a rischio di spopolamento potrebbe essere la carta vincente per attrarre nuovi investimenti. Ecco l’intervista