Di trasferire il mercato ortofrutticolo dalla sede di Via Asmara all'Arenella nel centro storico si parla da prima del lockdown. L'area sottostante il ponte Pietro Mancini non ha più i requisiti igienico-strutturali per ospitare i coltivatori diretti. E però da Palazzo dei Bruzi tarda ad arrivare il decreto di assegnazione dei nuovi spazi. Per cui gli operatori da oltre un anno vivono nel limbo, con gravi ripercussioni sulla propria attività.

Rischio sanzioni

In sostanza, continuando ad operare nell'area di Via Asmara, rischiano di essere sanzionati, mentre all'Arenella non si è proceduto ad organizzare i servizi di accoglienza nè per i venditori, né per gli avventori. Tuttavia, il trasferimento consentirebbe di recuperare un luogo storicamente destinato al mercato dei contadini, e di rivitalizzare uno scorcio di Cosenza vecchia dove occorrono come il pane iniziative utili a ricostruire un tessuto economico-produttivo fortemente penalizzato dalla pandemia ed anche dallo spopolamento.

Rimediare al fallimento

«Tutto è rimasto solo nei propositi, ma non si è tradotto in atti amministrativi - dice Bianca Rende, consigliera comunale di opposizione che ha più volte sollecitato la conclusione dell'iter durante le sedute della Commissione Attività Produttive - A questo fallimento bisogna porre immediatamente rimedio, riconoscendo a questi operatori economici uno spazio in cui esercitare legittimamente la loro attività, come in qualsiasi altra città d'Italia».

Mercato itinerante 

«La nostra idea - sottolinea ancora Bianca Rende - è quella di prevedere diversi mercati rionali in più quartieri, come ad esempio Via degli Stadi e Via Popilia. In queste zone la presenza, almeno una volta la settimana di un mercato, oltre ad apportare benefici alle aree periferiche - conclude la consigliera - consentirebbe di venire incontro ad un certo tipo di utenza, penso soprattutto agli anziani, di ridurre l'uso delle auto e di stimolare l'economia».