Il meglio che il Comune di Cosenza ha saputo proporre alla Regione per accogliere le attività del Centro per l'Impiego è un magazzino ubicato in Viale Cosmai.

Ambienti impresentabili

Si tratta di un immobile confiscato dall'Agenzia delle Entrate per il soddisfo di crediti maturati dall'Erario e transitato dal Demanio prima di approdare nelle disponibilità di Palazzo dei Bruzi. Nel tempo però, la struttura è stata completamente abbandonata ed oggi è impresentabile: i circa 500 metri quadrati sono malsani, al limite del fatiscente, privi di impiantistica a norma e bisognosi di un profondo riammodernamento, lungo e costoso.

Serve una soluzione immediata

La Regione, che ha già chiuso per inagibilità gli uffici allocati nel complesso della stazione ferroviaria di Vaglio Lise, è invece alla ricerca di una soluzione immediata. Da Palazzo dei Bruzi stanno allora valutando di proporre gli ex locali dell'ufficio elettorale, siti in Via Roberto Caruso nel piano inferiore della scuola elementare Emma Tavolaro. Anche qui a occhio e croce sembra servire un restyling. Inoltre bisognerà chiedere ad alcune associazioni, ospiti dell'amministrazione, di traslocare. Si vedrà.

Occasione persa

Certo, se il problemma fosse stato affrontato per tempo, più o meno due anni fa, il Comune avrebbe anche potuto accedere ad un apposito finanziamento destinato proprio alla ristrutturazione di immobili da adibire a Centri per l'Impiego dove si prevede di accentrate numerose funzioni per la ripartenza post-Covid. In Calabria sono previste 500 assunzioni. L'ufficio di Cosenza dovrebbe essere implementato con 90 nuove figure che porteranno il contingente in servizio a quota 140.

Spetta al capofila

La legge impone alla città capofila, Cosenza per l'appunto, di fornire ambienti adeguati, ma non di farsene carico per intero: i costi infatti andrebbero ripartiti con i comuni ricadenti nell'ambito territoriale in proporzione alla popolazione del bacino servito, pari a circa 300mila abitanti. Il condizionale, però, è d'obbligo poiché, secondo quanto si è appreso, per l'affitto degli uffici di Vaglio Lise, circa 25 mila euro all'anno da versare a Ferrovie dello Stato, proprietaria dell'edificio, il Comune capoluogo non ha mai riscosso le quote. E adesso non ha risorse per accollarsi altre spese, per questo sta cercando una struttura adatta già di proprietà.

Rende in agguato

Ma se non dovesse trovarne una che soddisfi i requisiti, potrebbe farsi avanti un'altra amministrazione. La vicina Rende, che ha già compreso l'indotto economico derivante sia dal personale dell'ufficio sia dai quasi 200 utenti giornalieri che mediamente usufruiscono di questi servizi, sia dalla quota d'affitto spettante dagli altri comuni, sta pensando di allestire una cittadella del lavoro nell'ex sede del Cud, in convenzione con l'Università della Calabria, oppure nei sottoutilizzati locali di Piazza Matteotti.