VIDEO | Il presidente Amarelli punta sul porto di Gioia Tauro. Monito del direttore generale Mariotti: «In Calabria capitale prezioso ma sotto utilizzato»
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Consumi e investimenti: i due elementi richiamati nel corso del proprio intervento dalla direttrice generale di Confindustria Francesca Mariotti stentano a decollare, frenati dall'inflazione e dunque da un minor potere di acquisto delle famiglie, e dalla corsa al rialzo delle materie prime che scoraggiano gli impieghi finanziari delle imprese. La crescita del Pil a breve termine è stimata in appena lo 0,4 percento, segnale di una economia fragile e bisognosa di interventi calibrati anche sulle specificità territoriali. A Cosenza, nel corso di un confronto promosso dalla locale associazione degli industriali con la partecipazione di numerose autorità politico-istituzionali, si è tentato di indicare una strada per venire fuori da una crisi che ha già duramente provato il tessuto più debole della società.
Il rischio povertà
«Svimez ci dice che ci sono 700 mila poveri assoluti in più nel Mezzogiorno - avverte il presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli - Anche soltanto questo dato fa capire l'emergenza in cui ci troviamo ad operare. In un contesto nel quale turismo ed agricoltura rappresentano comunque due capisaldi per la Calabria su cui continuare a lavorare per incrementare qualità e quantità produttiva, la chiave dello sviluppo che proponiamo vede anche il segmento industriale come svolta determinante, alimentata dal porto di Gioia Tauro, il più grande del Mediterraneo e punta di diamante insieme alle tre università dove si consolidano le competenze».
Capitale sottoutilizzato
Al tavolo dei relatori anche il presidente regionale Aldo Ferrara, il presidente di Ance Calabria Giovan Battista Perciaccante ed il direttore della sede di Cosenza Rosario Branda. L'appuntamento ha registrato la presenza, tra gli altri, del prefetto Vittoria Ciaramella, dei consiglieri regionali Luciana De Francesco e Pietro Molinaro, del sindaco del capoluogo bruzio Franz Caruso, della presidente della Provincia Rosaria Succurro. «La Calabria, ma è un discorso che può estendersi a tutto il Mezzogiorno, rappresenta un enorme capitale sottoutilizzato per l’Italia e l’Europa – ha insistito Francesca Mariotti - Promuoverne lo sviluppo significa affrontare i nodi principali, talvolta storici, che caratterizzano un territorio: l’avvitamento demografico e la fuga dei giovani, il mercato del lavoro, il ritardo infrastrutturale, la generazione di adeguata capacità amministrativa per mettere a frutto le risorse, nazionali ed europee, che pur ci sono. Non esistono bacchette magiche – ha sottolineato - ma affrontare questi nodi con politiche di lungo periodo, che pongano l’impresa al centro dei piani di sviluppo, è una scelta che non può essere rinviata».
Nessun rischio per il Pnrr
Le conclusioni sono state affidate al vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati Alfredo Antoniozzi. «L'Europa si è presa qualche tempo in più per valutare alcuni dei progetti presentati prima della nascita di questo governo – ha dichiarato Antoniozzi parlando con i giornalisti – ma questo governo sta lavorando per risolvere i problemi residui, quindi c'è qualche possibile ritardo. La necessità, però, di rimettere a posto alcuni progetti credo sia doverosa. Non ci sono rischi, c'è solo un governo serio che sta lavorando per portare a compimento le opere che riguarderanno l'Italia e la Calabria». Sul Pnrr ha sottolineato: «Non c'è nessun rischio, l'Europa si è presa un po' di tempo per valutare la validità dei progetti messi a punto dal precedente Governo».