Confapi e l'Arma dei Carabinieri rinnovano la collaborazione a sostegno della imprenditoria legale, prolungando il protocollo di intesa ideato e sottoscritto in Calabria e poi esportato nel resto del Paese «contaminando di buone pratiche l'intera penisola – ha detto Francesco Napoli, alla guida nella regione dell'associazione datoriale e vicepresidente nazionale – con una serie di iniziative condivise nell'ottica di sensibilizzare sui rischi di infiltrazione criminale nel tessuto economico ma anche per educare al rispetto delle regole ed alla correttezza commerciare per evitare distorsioni del mercato. Tra gli obiettivi – ha aggiunto ancora il presidente di Confapi Calabria – vi è quello di avvicinare le imprese allo Stato e quindi contrastare l'economia illegale e tutti quei comportamenti che non aiutano la crescita socio-economica di un territorio».

Si continua nel 2023

Nella Sala Nova del Palazzo della Provincia di Cosenza, con l'intervento tra gli altri del prefetto Vittoria Ciaramella e del sostituto procuratore generale di Catanzaro, Marisa Manzini, è stato tratto il bilancio delle attività di prevenzione e formazione promossi lo scorso anno, ai quali seguiranno nel 2023 nuovi eventi su argomenti di particolare attualità quali il caporalato e la sicurezza per cercare di arginare il triste fenomeno delle morti bianche. A rappresentare l'Arma al tavolo dei relatori il comandante del reparto operativo di Catanzaro, tenente colonnello Roberto Di Costanzo, mentre in sala era presente anche il comandante provinciale Agatino Saverio Spoto.

Pergamene celebrative

I lavori si sono aperti con l'esecuzione dell'inno nazionale intonato dal giovane violinista Peter Kasianov, componente dell'Orchestra Sinfonica Brutia. Da registrare inoltre l'intervento di Maria Paola Del Vecchio, vice direttrice della sede Inail di Cosenza. Consegnate le pergamene celebrative di Confapi alle autorità ed agli ufficiali della Benemerita, come segno di profonda gratitudine per la sinergia e la fruttuosa collaborazione che ha accompagnato l'applicazione del protocollo di legalità.