VIDEO | Dopo la figuraccia di sabato scorso il sindaco Mario Occhiuto e l’assessore alle attività produttive Loredana Pastore hanno incontrato gli esercenti: «Stop alla circolazione in entrambi i sensi dalle 19 all'una: per questi imprenditori è una questione di sopravvivenza»
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La figuraccia di sabato sera è stata bollata come un equivoco, un difetto di comunicazione tra i diversi livelli istituzionali. L’incidente (sulla mancata ordinanza di chiusura del traffico, annunciata ma non pubblicata) è già finito nel dimenticatoio, mentre si guarda avanti ed al soddisfacimento delle richieste degli esercenti di Piazza Bilotti.
Maledetto sequestro
Quelli del lato ovest, con il sequestro giudiziario dell’area, sarebbero costretti a chiudere se l’amministrazione non consentisse loro di lavorare all’aperto, con sedie e tavolini. Ma la soluzione pensata, e non adottata la scorsa settimana, presenta troppi rischi sul piano della sicurezza. Il sindaco Mario Occhiuto e l’assessore alle attività produttive Loredana Pastore, hanno allora convocato nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, i titolari dei locali, per arrivare all'adozione di un provvedimento condiviso.
Riunione allargata
Alla riunione hanno partecipato tra gli altri, l’assessore alla viabilità Michelangelo Spataro, il presidente della Commissione consiliare trasporti Gisberto Spadafora, il comandante della polizia municipale, Agostino Rosselli, insieme al suo vice Roberta Iazzolino. Alla fine si è raggiunto un accordo sulla chiusura completa al traffico in Piazza Bilotti, in entrambe le direzioni, dalle ore 19 all’una, tutte le sere. La novità, in via sperimentale, prenderà il via da giovedì prossimo 11 giugno.
«Abbiamo scelto le famiglie»
«Daremo così la possibilità a questi locali di poter continuare a svolgere le loro attività - dice l'assessore Pastore - La scelta va nella direzione di salvaguardare i livelli occupazionali ed il reddito delle famiglie che traggono sostentamento da questi locali». Poi spegne le polemiche sul dietrofront di sabato scorso «Nessun corto circuito, solo un disguido burocratico. Ai leoni da tastiera dico: dobbiamo diventare più umani. Ho l'impressione che il Covid ci abbia cambiato in peggio».
Esercenti soddisfatti
«L’incontro è stato costruttivo – dice il titolare di Piazzafè Paolo Scirè – Si è optato per una chiusura totale, per entrambe le corsie della carreggiata, per consentirci di accogliere in sicurezza la clientela. Per noi è una questione di sopravvivenza. Dopo la chiusura forzata dovuta all’emergenza Covid avevamo la necessità di uno spazio vitale per accogliere gli avventori. E la scelta dell’amministrazione va in questa direzione».