Restano ferme almeno per quest'anno accademico le attività formative di alcune delle scuole di specializzazione in Medicina dell'ateneo catanzarese. A novembre avranno inizio i nuovi corsi ma non per tutte le specializzazioni mediche dal momento che alcune sono state sospese dal ministero dell'Istruzione e della Ricerca per mancanza di requisiti.

 

Gli studenti calabresi non potranno specializzarsi, e saranno quindi costretti a varcare i confini regionali, in Cardiochirurgia, in Pneumologia, in Ostetricia e Ginecologia. «E' una cosa molto strana perchè questa scuola ha un'accreditamento europeo della durata di 5 anni ed è la prima e l'unica università d'Italia ad essere accreditata, veramente una sorpresa» commenta il rettore del'università Magna Grecia di Catanzaro. Ha giocato negativamente per questa scuola l'impossibilità di trovare in tempi utili in sostituto del docente ordinario. «Sono in itinere i concorsi per assumere di docenti mancanti» ha aggiunto il rettore. Ma la lista dei mancati acreditamenti è ancora molto lunga. «La scuola di specializzazione in Pediatria, in Fisiatria, in Gastroenterologia mentre altre hanno preferito aggregarsi con altra sede per raggiungere le attività assistenziali».

E' il caso di Ortopedia che ha ottenuto un accreditamento provvisorio, dopo aver stipulato una convenzione con l'ospedale Pugliese allo scopo di aumentare il numero di interventi, troppo bassi al policlinico per superare gli standard richiesti. «Queste scuole potranno avere dei controlli più serrati e, di conseguenza, qualche problema in più. L'importante è partire perchè una volta che la scuola è attiva si ha la possibilità di portare a termine la formazione degli studenti».

Luana Costa