Preannunziata l’attivazione di un tavolo nazionale per la riqualificazione dei siti energetici all’interno del quale si valuteranno le decisioni da assumere anche per quanto attiene il sito di Corigliano Rossano. È quanto è emerso nel corso di un incontro tenuto questa mattina in centrale, a porte chiuse, alla presenza di  Carlo Guccione, responsabile nazionale Dipartimento “Crisi industriali” del Pd, del responsabile nazionale del Dipartimento Lavoro del Pd, Marco Miccoli, e del presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci. I tre hanno interagito con i dirigenti di Enel e con altre rappresentanze istituzionali locali.  

Bonifiche e riconversioni con i fondi europei

Sono 21 i siti di Centrali di produzione di energia elettrica, di proprietà dell’Enel, dislocati in tutt’Italia. L’ex centrale Enel di Corigliano Rossano fa parte dei siti dismessi e che devono essere riconvertiti. Dopo il fallimento del progetto Futur-e si pensa di inserire il sito jonico nell’ambito delle risorse messe a disposizione dall’unione europea. L’obiettivo è produrre indotto e occupazione mediante la produzione di energia rinnovabile.

Enel disponibile a collaborare con il Comune

Da mesi è in atto la smobilitazione dei 4 impianti a olio combustibile tramite un’azienda privata. Enel è intenzionata a tenere in vita i 4 turbogas alimentati a metano da utilizzare solo in casi di emergenza nazionale. Si ipotizza la realizzazione di un impianto di celle a idrogeno per accumulo di energia, utile a ottimizzare la rete, e a un impianto fotovoltaico. Manifestata la disponibilità di Enel a collaborare con il Comune di Corigliano Rossano al fine di affrontare la questione del posizionamento della centrale collocata in una zona baricentrica delle due ex città di Corigliano e di Rossano. E di trovare una soluzione per quanto riguarda la realizzazione di un eventuale lungomare.