Interrogazione parlamentare dei pentastellati Vittoria Baldino, Valentina Barzotti, Davide Aiello, Dario Carotenuto, Riccardo Tucci, rivolta al Ministro del Lavoro sulle contraddizioni dello Stato e degli impegni non rispettati
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La vicenda dei 70 lavoratori licenziati dalla società di trasporti Simet finisce in Parlamento. Una apposita interrogazione rivolta al Ministro del Lavoro e delle Politiche Pociali Marina Elvira Calderone porta la firma dei parlamentari pentastellati Vittoria Baldino, Valentina Barzotti, Davide Aiello, Dario Carotenuto, Riccardo Tucci. La Simet opera nei tratti a media e lunga percorrenza.
«Nel marzo 2018, Ferrovie dello Stato, attraverso la società Busitalia Sita Nord, controllata integralmente da Ferrovie, insieme al gruppo Simet, dà vita a Busitalia Simet per incentivare, i collegamenti sulla lunga percorrenza a mezzo autobus. La nuova società, con socio di maggioranza «pubblico», avrebbe dovuto rilanciare il brand ed i servizi storici, nonché attivare nuove tratte e rotte. Invero, dopo 18 mesi, Busitalia Sita Nord esce dalla compagine sociale, compromettendo il piano industriale siglato con Simet per una forma di trasporto integrato ferro-gomma con oltre 90 destinazioni in Italia e in Germania e l'impiego di 200 lavoratori».
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I grllini a tal riguardo si soffermano sugli effetti del flop: «A gennaio 2022, Simet entrata in sofferenza per il caro gasolio e la mancata attuazione del piano, presenta formale procedura di licenziamento collettivo, per la risoluzione del rapporto con 70 lavoratori su 97 in forza all'azienda; dopo le dimissioni di 30 dipendenti (a giudizio dei sindacati, sotto pressione aziendale), il 10 settembre 2022, arrivano 40 lettere di licenziamento e Simet comunica che l'assegno di integrazione salariale è «accolto in misura parziale e di conseguenza in misura insufficiente rispetto al periodo richiesto. L'azienda sostiene di aver tentato la procedura della cassa integrazione che, non accolta, ha reso inevitabile il licenziamento di 70 persone».
Alcune zone grigie rimangono da chiarire: «Nel 2018 Simet appalta alcune tratte ad imprese esterne che operano con la livrea e l'organizzazione dell'azienda: gli autisti hanno la divisa Simet, ma sono dipendenti di altre ditte di noleggio autobus». Nel documento ispettivo si mette in evidenza come «la maggioranza dei lavoratori licenziati provenga dalla fascia ionica calabrese, zona con linee maggiormente occupate, similmente ad altre aziende nello stesso ambito. Le tratte servite dalla Simet sono cruciali per la situazione delle ferrovie e degli aeroporti nel territorio ionico che è drammatica. Non completa risulta per esempio l'elettrificazione ferroviaria nel tratto calabrese, servita attualmente soltanto da un treno a lunga percorrenza».