«Enel ha abbandonato la Calabria, è l’ennesima presa in giro giunge dalla centrale di Corigliano Rossano». Perentorio il giudizio del segretario regionale della Uiltec Gino Campana a margine della polemica politica innescatasi dopo l’ipotesi di un incontro con il sottosegretario allo Sviluppo economico Alessia Morani.

 

«Già l’esperienza della centrale del Mercure cedendola a una società privata è stata la dimostrazione del disinteresse che il colosso dimostra nei confronti della nostra regione. Ora ha mollato anche la centrale di Rossano, relegandola a ruoli marginali. Restano i quattro turbogas, operativi solo nei casi di emergenza, ma la cui presenza non offre sbocchi occupazionali né un indotto appetibile. Credo che la politica debba determinarsi con fermezza e determinazione – continua Campana – non è possibile che una realità come la Sibaritide debba tenersi questo mausoleo pagando un prezzo altissimo, senza che il territorio ne abbia un ritorno».

Il monito a Regione e Comune

Il sindacalista lancia un monito a tutta la politica, alla Regione Calabria e all’amministrazione comunale in carica in particolare.

 

«Dopo il fallimento e la presa in giro del progetto Futur-e, occorre assumere decisioni forti a beneficio del territorio. Le ipotesi di riconversione potrebbero essere tante, anche in linea con le attitudini vocazionali. Uno progetto su tutti: la realizzazione di un desalinizzatore per le acque da impiegare per l’irrigazione. Così come la possibilità di usare l’impianto per il riciclo dei rifiuti, come avviene in altri Paesi del mondo. È tempo di dare vita al coraggio delle scelte».