Reazioni a caldo subito dopo l'incontro tenutosi oggi. Il primo cittadino denuncia il tradimento del colosso energetico e rivolge un appello al senatore Rapani e alle istituzioni locali
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La rinuncia di Enel a Corigliano Rossano è una mossa che mette in pericolo il futuro dell'idrogeno e scatena una ferma e decisa presa di posizione del sindaco Flavio Stasi. La sua voce si alza contro il colosso energetico, denunciando un tradimento che non può passare inosservato. Enel ha deciso di abbandonare il progetto dell'idrogeno, una scelta che il sindaco Stasi definisce «chiaramente sbagliata nel merito e nel metodo».
Un gesto che ha colpito duramente la comunità locale e solleva domande cruciali sulle reali motivazioni di questa decisione. Stasi sospetta che dietro questa scelta ci sia una politica aziendale speculativa, che mette gli interessi finanziari al di sopra di quelli della comunità. La denuncia di investimenti pubblici che potrebbero essere stati spesi in modo inadeguato è un campanello d'allarme che richiede chiarezza e trasparenza.
Il sindaco sottolinea che, al momento, Enel non sembra essere disposta a riconsiderare il piano di smantellamento o a condividere le risorse locali con la collettività. Questo solleva seri interrogativi sul futuro di Corigliano Rossano e delle infrastrutture legate al progetto dell'idrogeno. Mentre Enel sembra voltare le spalle a Corigliano Rossano, il sindaco rivolge un appello al senatore Rapani e alle istituzioni locali per combattere questa ingiustizia. L'obiettivo è chiaro: garantire un investimento sostenibile che protegga il futuro della comunità anziché lasciare che Enel tenga in pugno la città. La vicenda Enel-Comune di Corigliano Rossano è un grido d'allarme che richiama all'azione, sottolineando l'importanza della trasparenza, della responsabilità e del dialogo tra tutte le parti coinvolte. È ora di lavorare insieme per difendere il futuro di Corigliano Rossano e assicurare che gli interessi della comunità siano al centro delle decisioni, perché il tradimento di Enel non può passare impunito.