Nonostante i fondi siano nelle casse dei comuni, la situazione non si sblocca. L'allarme lanciato dal presidente del Forum del terzo settore Ranieri Filippelli
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Terzo settore, spira aria di malcontento. Ritardi nei pagamenti dei dipendenti che operano all’interno delle strutture convenzionate con la Regione Calabria. E quel che indispettisce è che i fondi ci sono, ma non vengono autorizzati. Al momento sono accantonati nelle casse comunali.
La questione sarà affrontata nel corso dei lavori per la pianificazione/programmazione territoriale per l’avvio dei Piani di zona dell’Ambito Socio Assistenziale di Corigliano Rossano convocata per giovedì 24 settembre 2020 in municipio. «Si dovrà partire da una attenta analisi dei bisogni della popolazione residente negli 11 comuni che costituiscono l’Ambito e dalla offerta attuale da parte del sistema del welfare per giungere al nuovo assetto delle politiche e dei servizi offerti ai cittadini del territorio», ha affermato Ranieri Filippelli – portavoce del Forum. Attorno allo stesso tavolo saranno chiamati a confrontarsi i Sindaci dei Comuni che costituiscono l’Ambito Socio assistenziale, in rappresentanza dei cittadini, e le rappresentanze degli Enti del Terzo Settore per definire una offerta di servizi valida ed efficiente nel rispetto di tutte le novità introdotte dalla legge regionale n.503/19.
Dipendenti senza stipendio dal gennaio del 2020
«La questione più impellente rimane, comunque, continua Filippelli, l’immediata liquidazione delle spettanze maturate dalle strutture convenzionate con la Regione Calabria alla data del 31 dicembre 2019, il cui ritardato pagamento sta causando non poche difficoltà nella gestione ordinaria delle stesse, ivi compreso il mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti dal gennaio 2020. In considerazione di tutto ciò si auspica che già dai prossimi giorni il Comune capo Ambito provveda ad effettuare la sottoscrizione delle convenzioni temporanee con le strutture convenzionate con conseguente liquidazione delle spettanze in acconto, considerato che ha già da tre mesi in cassa le somme ricevute dalla Regione».