L’attenzione mediatica sulle spese pazze del Corap (ne abbiamo parlato qui) mette in allarme l’attuale commissario straordinario, Fernando Caldiero, che oggi ha inviato una lettera interna a tutti i dirigenti del Consorzio regionale per le attività produttive, chiedendo riscontri documentali sui dossier più scottanti.
«Gentilissimi – si legge nella missiva -, vi chiedo, per le rispettive funzioni, un’urgente relazione sui fatti gestionali di cui agli ultimi articoli di stampa ed in particolare sulle seguenti: operazione Marocco, consulenze ed incarichi dalla costituzione ad oggi, lavori area di Cosenza, liquidazione ai legali dal 2016 ad oggi, indicando il periodo di competenza, l’oggetto della causa ed il relativo periodo di formazione. Il tutto corredato da decreti, determine e vostre considerazioni».

 

Tanta roba. Soprattutto se si considera che, secondo quanto rivelato dal consigliere regionale Carlo Guccione, soltanto per consulenze e incarichi professionali è stato speso nel 2017 (ultimo dato disponibile) quasi mezzo milione di euro.
Capitolo a parte per la vicenda della sede in Marocco: 110mila euro nel 2018, che sono però solo la punta dell’iceberg. Sarebbero state molto frequenti, infatti, le trasferte nel paese magrebino da parte dell’ex commissario straordinario Rosaria Guzzo, l’attuale direttore generale del consorzio Filippo Valotta e il funzionario Ernesto Scola, a capo dell’Area legale.
Un interesse giustificato dalla volontà dichiarata di costruire partnership commerciali con aziende del paese nordafricano, che hanno prodotto soprattutto chilometriche note spese che andrebbero ad aggiungersi a quelle per la sede. Sui costi sostenuti dovranno ora relazionare i dirigenti, costretti probabilmente a fare le ore piccole per evadere la direttiva di Caldierio, che ha chiesto esplicitamente di avere sul proprio tavolo le relazioni entro domani.


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