Spiragli di salvezza per il Corap nella riunione tenutasi alla Cittadella fra Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Findici e Sul con i rappresentanti del Consorzio e della Giunta regionale della Calabria. Ad affermarlo sono in una nota le stesse sigle sindacali che avevano proclamato lo sciopero per il primo aprile «per dire no al fallimento di una struttura che ha in sé il potere di rilanciare lo sviluppo delle attività imprenditoriali nei settori dell’industria e dei servizi e per dire no al paventato taglio degli stipendi dei 107 lavoratori che da mesi attendono di ricevere le loro legittime retribuzioni».

 


Lo sciopero, spiegano i sindacati, era stato sospeso in seguito alla convocazione della riunione nel corso della quale «sono stati finalmente presentati alle parti sociali il piano industriale e lo statuto del Corap e sono state illustrate le linee strategiche da seguire per portare il Consorzio fuori dalle insidie di una gestione insipiente e improduttiva».

 


«È stato spiegato - si legge in una nota - che lo statuto potrà essere adottato solo dopo la nomina del nuovo direttore generale, che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni. Per quanto concerne, invece, il piano industriale è stata istituito un gruppo di lavoro, costituito da rappresentanti sindacali e parte pubblica, che avrà il compito di analizzarne approfonditamente i contenuti ed apportare tutte le modifiche e/o integrazioni che dovessero rendersi necessarie».

 


«Un piano che ha valenza per l’arco temporale 2019-2023 e che impernia il rilancio del Consorzio sui tre grandi assi della depurazione, della vendita e gestione della rete delle aree industriali e sull’attività di servizi resi alle imprese. Ma le intenzioni della Giunta regionale della Calabria – aggiungono i sindacati - sono di mettere in atto strategie di rilancio del Corap, prevedendo ulteriori funzioni rispetto a quelle individuate con la legge regionale istitutiva, che ha decretato la fusione delle cinque preesistenti Asi nell’attuale Consorzio Regionale per le Attività Produttive».

 


«Una volta approvati lo Statuto e il Piano Industriale, la Regione Calabria potrà erogare i nove milioni di euro che ha già stanziato per la ricapitalizzazione dell’ente e che costituiranno una vera boccata d’ossigeno per la salvezza dello stesso. Si sta lavorando molto – si legge ancora nella nota - anche sul fronte del recupero crediti per risolvere i problemi di cassa, che non hanno consentito in questi ultimi quattro mesi la regolare retribuzione dei lavoratori. Il Piano prevede anche nelle ultime pagine, interventi volti a ridimensionare il trattamento economico del personale, con contratti di solidarietà».

 

«Al riguardo – sottolineano - le organizzazioni sindacali si sono dichiarate disponibili a rivedere i livelli retributivi del personale solo dopo aver avuto le dovute garanzie sull’effettiva messa in sicurezza e rilancio del Consorzio e solo dopo aver adottato tutti gli atti propedeutici alla garanzia dei livelli occupazionali, intervenendo innanzitutto e soprattutto sulle posizioni retributive maggiormente privilegiate».

 


«Ci vorrà tanto impegno e tanta buona volontà da parte di tutti ma alla fine - concludeono le segreterie - forse, si avrà la possibilità di vedere rinascere questo importante Ente, che costituisce uno dei tasselli indispensabili per lo sviluppo e il rilancio produttivo ed economico della Calabria».