Rivendicano 4 mensilità arretrate. Cgil e Uil si rivolgono al prefetto di Cosenza e al presidente della Regione
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I lavoratori del consorzio di bonifica Bacini Jonici del cosentino hanno proclamato lo stato di agitazione per il mancato versamento delle maestranze. Le organizzazioni sindacali Cgil e Uil (Federica Pietramala e Marco Stillitano) hanno inviato una nota al Prefetto di Cosenza e al presidente della giunta regionale in cui si preannuncia l’avvio di una serie di attività tendenti a garantire il diritto al lavoro. Si sottolinea la drammaticità in cui versa la quasi totalità dei lavoratori interessati al servizio irriguo, impiegati amministrativi e tecnici. Si tratta di ben 4 mensilità arretrate.
«Le parti sociali sono fortemente preoccupate della situazione economica in cui versa l’ente consortile per il futuro lavorativo delle maestranze, avendo nuovamente avviato la cassa integrazione per covid a nostro avviso al solo fine di risparmio economico e non per condizioni di pericolo sanitario, nonché i debiti dell’ente riferiti ai tfr (trattamento di fine rapporto) dei lavoratori non pagati agli stessi, i quali stanno procedendo a pignoramenti per avere garantito un proprio diritto, ciò aggravando ancora di più la situazione finanziaria». Nella nota il sindacato riferisce la disponibilità dei lavoratori a proseguire le attività ma comunica «l'impossibilità ad utilizzare il proprio mezzo ed a proprie spese, per le attività di sorveglianza».