VIDEO | La proposta prevede anche un limite di due anni per i presidenti. Il capogruppo dem Bevacqua: «Il centrodestra collabori lealmente con l’opposizione per liberare la regione dalla palla al piede dei debiti»
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Il Partito democratico cambia strategia ed ora vuole sfidare direttamente la Regione sullo sdrucciolevole percorso delle riforme. A S. Eufemia di Lamezia Terme, nella sede regionale, quasi l'intero gruppo consiliare dem ha presenziato alla presentazione del progetto di riforma dei Consorzi di bonifica, una delle 'palle al piede' che la Calabria si trascina da anni. Punto principale del testo è quello di liquidare gli undici consorzi esistenti (4 Cosenza, 3 Reggio, 2 Catanzaro, uno ciascuno Vibo e Crotone) e di creare 5 nuovi Distretti su porzioni di territorio omogenee. Anche il limite di due mandati per i presidenti è una peculiarità nuova assieme a nuovi altri modelli elettivi. Inoltre, venendo incontro alle insopprimibili esigenze dei cambiamenti climatici, si impone la priorità dell'uso agricolo (dopo quello umano) delle acque in caso di scarsità idrica.
Secondo il capogruppo Mimmo Bevacqua «il Partito democratico sollecita e pretende una collaborazione democratica con la maggioranza di centrodestra in un clima di discussione franca e sincera in cui ognuno, noi in primis - ha detto - sia disponibile a verificare la bontà della proposta altrui. Anche il debito è una palla al piede di cui non ci si può liberare se non collaborando». Sulla stessa lunghezza di Bevacqua anche i consiglieri Amalia Bruni, Raffaele Mammoliti, Franco Iacucci ed Antonio Villari. «Di sicuro non si può annullare l'esperienza positiva dei consorzi, anche sotto il loro profilo amministrativo», hanno confermato gli esponenti del Pd regionale evidenziando che la proposta di riforma dei consorzi è l'unico documento al momento certo, al contrario delle bozze di centrodestra circolate ma non ancora formalizzate.