VIDEO | Il governatore ha chiesto un’unione di sforzi per premere sul governo nazionale affinché i fondi del Piano vengano destinati a misure strategiche e attese da tempo: dalla 106, alla Zes del porto di Gioia Tauro fino alla stabilizzazione dei precari
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Una cabina di regia per la gestione dei fondi del Pnrr e per intervenire su quei temi che per la Calabria sono tanto atavici quanto irrisolti, vere spine nel fianco. Dall’ammodernamento della 106, alla valorizzazione del Porto di Gioia Tauro, fino alla sanità. L’ha proposta il governatore Occhiuto intervenendo al tredicesimo congresso regionale della Cisl dal titolo “Esserci per cambiare, dignità al lavoro”.
Prima dal palco della Fondazione Terina di Lamezia e poi dai microfoni della stampa, il presidente ha lanciato la sfida ai sindacati che l’hanno colta a pieno. L’azzurro ha premesso di avere sempre ricevuto collaborazione dalle sigle confederali e di essere riuscito tramite queste ad avere attenzione e risultati da Roma, ma ora chiede un impegno maggiore e strutturato, una cabina di regia appunto.
Un sostegno ad avere l'attenzione del governo nazionale
«Chiediamo sostegno ad avere maggiore attenzione – ha detto - per esempio sul tema delle infrastrutture, ma non abbiamo una sola infrastruttura strategica in Calabria, mancano i soldi per 106. Se agli sforzi del governo regionale si sommassero gli sforzi delle segreterie nazionali dei sindacati, credo che saremo tutti insieme più forti e più autorevoli. Ho chiesto questo e ho chiesto di farlo concretamente come per le strade e sul porto di Gioia Tauro».
Sbarra coglie la sfida e la rilancia
Sulla stessa lunghezza d’onda Luigi Sbarra, leader nazionale della Cisl: «Contrattiamo un nuovo e moderno patto sociale per la crescita, lo sviluppo, il lavoro, l'inclusione sociale in Calabria, una cabina di regia sulla attuazione del Piano Nazionale di ripresa e resilienza. Noi siamo interessati a cogliere le ricadute di tipo economico sociale e produttivo occupazionale, stare nella governance significa anche vigilare sul rispetto dei tempi, condizionare le risorse a incrementi di occupazione netta per giovani e donne con contratti a tempo indeterminato, applicare i contratti maggiormente rappresentativi e poi investire parte delle risorse anche sul tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro». «C'è una formidabile opportunità che possiamo cogliere insieme per dare una spinta decisiva alla Calabria nel ricollegarsi al resto del Paese», ha concluso.
Lavoro e infrastrutture
Tra i temi generali del congresso, sui quali i lavori sono stati impiantati, troviamo dignità, sviluppo e futuro dei giovani, tutti concatenati dagli scenari aperti dal pnrr. Lo sa bene il segretario regionale Tonino Russo: «Fondamentale – ha dichiarato - è il lavoro, a una regione come la Calabria bisogna dare dignità attraverso la stabilizzazione dei tanti precari. Non si può poi non parlare dei collegamenti. È necessario connettere la Calabria con resto del Paese e del mondo. Abbiamo infrastrutture come la 106 che continuano a mietere vittime, il versante ionico non può più attendere, sia dal punto di vista della linea ferrata che va elettrificata e immediatamente collegate con le Alta velocità, sia dalla 106».
Russo ha poi citato i temi del porto di Gioia Tauro e della Zes: «In quell'aria portuale bisogna attrarre finanziamenti pubblici e privati per creare lavoro e per creare crescita e sviluppo. Bisogna connettere la Calabria anche dal punto di vista delle tecnologie e fare seri interventi per la messa in sicurezza del territorio. Ci sono tante tante opportunità, le risorse ci sono, noi vogliamo costruire un grande patto sociale con la parte sana della società per vedere ognuno per la propria responsabilità cosa fare per far sì che queste risorse vengono investite stesse bene».
Il congresso proseguirà nella giornata di domani con la riunione del neoeletto Consiglio generale che procederà agli adempimenti statutari.