VIDEO | Presente anche il governatore Roberto Occhiuto: «C'è bisogno di un grande piano di attrazione degli investimenti. La Calabria deve dimostrare una migliore reputazione»
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«Io credo che abbiamo una occasione storica. Tutto il Paese, soprattutto il Mezzogiorno. La Calabria può svolgere un ruolo importante nella ripresa dell'Italia». A dirlo è il numero uno di Confindustria, Carlo Bonomi, questo pomeriggio a Catanzaro per partecipare all'assemblea degli industriali calabresi.
Servono le riforme
«Non bastano solo le risorse ma servono le riforme ed è necessaria anche una riorganizzazione della pubblica amministrazione. Noi non possiamo pensare di poter scaricare le risorse che ci vengono messe a disposizione se non abbiamo il coraggio di una rigenerazione della pubblica amministrazione». L'assemblea all'indomani dell'insediamento del neo presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Bonomi al riguardo chiarisce: «Noi dobbiamo metterci a disposizione. Abbiamo una manifattura che è la seconda in Europa, se saremo capaci di costruire una grande parternship tra pubblico e privato, allora faremo il bene dell'Italia e della Calabria».
L'economia della Calabria
All'importante iniziativa di Confindustria ha preso parte anche il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che sulla economia della Calabria da due anni in recessione ha dichiarato: «Noi siamo impazienti di ricevere suggerimenti da Confindustria che credo possa contribuire a sviluppare in maniera decisiva questa regione. La regione ha tante risorse che sono quelle delle Zes: 600 milioni da investire nelle zone economiche speciali - ha dichiarato Occhiuto - che rappresentano però una infrastruttura fiscale. Lì sarebbe necessario un piano industriale per sviluppare queste aree così come quelle industriali, anche quelle hanno risorse importanti, penso ai contratti istituzionali di sviluppo.
Piano di investimenti
«Io chiedo a Confindustria e al settore industriale calabrese di essere protagonista nella governance di questi investimenti e io sarà impegnato, in qualità di presidente della Regione, a rendere favorevole l'ambiente entro il quale le imprese devono lavorare. Abbiamo imprese che hanno una scarsa patrimonializzazione, un problema che ha tutto il Paese ma le imprese calabresi più delle altre italiane. Ma chiederò anche a Confindustria di aiutarmi a produrre un grande piano di attrazione degli investimenti. Le economie che si sviluppano di più sono quelle più capaci di attrarre investimenti dall'esterno. La Calabria in passato questa capacità non l'ha dimostrata eppure abbiamo tante risorse nel capitale cognitivo dei calabresi. Le nostre università sfornano laureati eccellenti che trovano lavoro purtroppo fuori dalla Calabria».
Nuova reputazione
«Abbiamo la possibilità di offrire alle imprese la decontribuzione, abbiamo la possibilità di offrire alle imprese aree industriali grazie agli incentivi da parte dello Stato e della Regione. Bisogna fare un grande piano di attrazione degli investimenti dimostrando che la Calabria è una terra dove si può lavorare tranquillamente. Per cui partnership importanti come quelle di Confindustria per noi sono decisive, strategiche per raccontare una Calabria che ha bisogno di una migliore reputazione».
All'assemblea presente anche il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara: «Presidente - ha detto rivolto ad Occhiuto - c'è un grande lavoro da fare ma imprese e sindacati insieme, uniti facciamolo».
Duro lavoro
Il presidente degli industriali calabresi ha esordito nel suo intervento richiamando la necessità di mantenere alta l'attenzione sulla criminalità: «C'è bisogno senza se e senza ma di legalità perché arriveranno grandissime risorse e non possiamo permetterci che non vadano alle forze sane di questa regione. Grazie alla magistratura, grazie alle forze dell'ordine noi dobbiamo sostenere e coltivare questo sforzo in maniera compatta. Un ingrediente è il più importante: la fiducia che è il valore economico per eccellenza sulla base della quale si orientano le scelte di risparmio e di investimento. Ci sono però tre rischi da cui bisogna rifuggire: il primo è quello di pensare troppo a sé stessi e noi dobbiamo costruire un nuovo sistema che sia inclusivo. E poi le due parole che fanno più paura: vittimismo e pessimismo. Ci portano a pensare che va tutto male, che tutto andrà male e che non c'è nulla da fare. Noi la sfida la accettiamo e la accettiamo senza alibi perché noi siamo imprenditori e abbiamo donne, uomini, giovani e lavoratori che sono pronti a essere messi alla prova e dimostrare che c'è la possibilità di cambiare il corso della storia economica della nostra regione».
Presente anche il vicepresidente Natale Mazzuca, il segretario della Cisl Luigi Sbarra e il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, che ha aperto i lavori.