VIDEO | L’associazione di categoria presieduta da Casillo chiede confronto e programmazione per spingere la ripresa post Covid: «Basta contrapposizioni tra maggioranza e minoranza, bisogna dare di più e insieme»
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«L’emergenza sanitaria sembra dare segnali di remissione con un conseguente nuovo clima di fiducia che sembra far da traino alla tanto agognata ripresa del sistema produttivo. Nel contesto economico del nostro territorio è ora necessario dare spazio ad iniziative ed interventi che siano per le imprese crotonesi punti di riferimento, senza tralasciare questioni aperte e ancora irrisolte». È quanto sostiene la Confcommercio di Crotone, che da tempo sollecita un confronto con l’amministrazione comunale per risolvere problemi e criticità cui devono far fronte imprese e attività commerciali.
No alla fiera di fine ottobre
Con l’estate ormai alle porte, gli esercenti stanno già guardando alla programmazione del periodo natalizio, un momento fondamentale per sperare in un ulteriore passo verso la ripresa post Covid. Ma sul tavolo del Comune, la Confcommercio porta anche altre ben più rilevanti questioni, come lo svolgimento della fiera campionaria in programma a fine mese. Da tempo i commercianti sono contrari perché ritengono che l’annuale evento fieristico penalizzi le attività locali già in forte sofferenza: «Non è altro che una fiera mercato. Noi – ci spiega il presidente Antonio Casillo - abbiamo bisogno di avere una visione diversa del territorio, dobbiamo far crescere l’economia attraverso una fiera diversa, migliorativa dal punto di vista economico e per il territorio stesso. E questa non lo è perché è una fiera mercato. Crotone ha già un suo mercato che si svolge ogni primo giovedì del mese, non abbiamo bisogno di altri mercati. Se si vogliono fare fiere dovrebbero essere di natura campionaria, magari anche con una tentata vendita all’interno e che portino risorse per il territorio invece che prenderle dal territorio».
Questione tributi
Resta ancora aperta la questione tributi di competenza della Dogre, società concessionaria, per apposita convenzione stipulata con il Comune di Crotone, del servizio delle pubbliche affissioni e dell’accertamento e riscossione dell'imposta comunale sulla pubblicità e della tassa occupazione spazi ed aree pubbliche. Per Confcommercio, innanzitutto, non è accettabile che siano equiparati a quelli di città molto più ricche di Crotone, e poi «stanno arrivando in un periodo - continua Casillo – in cui è difficile procedere al pagamento. Aspettiamo delle risposte perché le piccole imprese sono in enorme difficoltà».
Dialogo poco costruttivo
Da piazza della Resistenza si registra una disponibilità al dialogo, sostiene Confcommercio, ma i risultati non sono sempre quelli sperati: «A volte, anche se insistiamo, non abbiamo il giusto e corretto confronto che dovrebbe esserci con un’amministrazione attenta» aggiunge Casillo che, proprio nei giorni scorsi, ha partecipato a una riunione di commissione consiliare per esporre le istanze di imprese e commercianti del territorio, registrando una certa litigiosità tra i consiglieri presenti. «Dovrebbero smetterla di lottare tra maggioranza e minoranza perché Crotone non ha bisogno di contrapposizioni continue, ma di costruire. Se si vuole bene a questa città bisogna dare di più e insieme, mai uno contro l’altro».