Protesta dei partecipanti alla procedura bandita nel 2017 e non ancora conclusa. A rischio la data del 19 dicembre per lo svolgimento della prova scritta
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Nuova protesta degli Operatori Socio Sanitari iscritti al concorso bandito dall’Azienda Ospedaliera di Cosenza nel 2017, ancora in attesa di completare le prove dopo aver superato la prima preselezione.
Procedure bloccate
Sono in 1.045 in corsa per 24 posti disponibili, a caccia di un lavoro stabile. Si sono ritrovati in Via San Martino, davanti la sede della Direzione Generale per l’Ente, per ribadire la necessità di concludere in tempi rapidi le procedure. In questa fase, infatti, sono cresciuti i fabbisogni presso i presidi sanitari e per le assunzioni si sta ricorrendo allo scorrimento delle graduatorie di idonei di concorsi espletati in altre province o addirittura in altre regioni.
Richieste di assunzioni dalla Puglia
Nei giorni scorsi infatti, la confederazione Cobas di Lecce ha espressamente richiesto alla Regione Calabria di attingere per eventuali assunzioni, alle graduatorie aperte nella Regione Puglia. Uno smacco per gli Oss iscritti al concorso dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza: se si fosse concluso in tempi normali in 24 sarebbero già stabilizzati ed almeno il doppio, con buona probabilità, sarebbero stati chiamati a lavorare per fronteggiare la carenza di personale nei reparti in questa seconda ondata della pandemia.
A rischio la data del 19 dicembre
Intanto, nonostante le molteplici interlocuzioni con la commissaria Giuseppina Panizzoli e con il Prefetto Cinzia Guercio, non si intravedono all’orizzonte novità in merito alla calendarizzazione della prova scritta. Era stata ipotizzato lo svolgimento nelle aule dell’Università della Calabria il 19 dicembre, ma nessun passo in avanti concreto è stato compiuto in tal senso. Anche per questo gli aspiranti si sono ritrovati per un sit-in spontaneo, per non far calare l’attenzione sulla loro condizione paradossale.