È disperata la situazione dell’agricoltura nazionale e calabrese. È quello che ha dichiarato il presidente regionale di Coldiretti, Franco Aceto, ospite dei nostri studi di Cosenza Channel. Aceto parla di una situazione difficilissima che ha origini lontane dovute non solo alla concorrenza sleale che arriva da alcuni paesi extra Ue  o dall’andamento dell’inflazione. L’imprenditore agricolo ricorda che l’agricoltura è in sofferenza almeno da quattro anni: prima per i due anni di blocco dovuti alla pandemia, poi per lo scoppio della guerra in Ucraina che ha fatto schizzare il prezzo delle materie prime e dell’energia soprattutto. Alcuni dei problemi sono stati affrontati e risolti, altri si stanno affrontando, di nuovi ne stanno nascendo ma le proteste che stanno andando in scena in questi giorni non convincono totalmente l’associazione.

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«Sui problemi che abbiamo appena richiamato - dice Aceto - la Coldiretti c’è stata, c’è e ci sarà sempre. Del resto non abbiamo mai avuto paura a riempire le piazze. Noi siamo quelli che abbiamo fermato i camion al Brennero. Detto questo riteniamo che le manifestazioni e le proteste vadano fatte nelle sedi deputate, per avere risposte. Ritengo che non abbia molto senso bloccare una rotonda o una strada provinciale. La protesta va fatta dove nascono i problemi cioè a Bruxelles, senza creare ulteriori disagi ai cittadini».

Nel corso della conversazione con Cosenza Channel Aceto ricorda altri problemi del mondo agricolo, a partire dall’accise sul gasolio agricolo. Il presidente ricorda che questo tipo di agevolazione esiste solo in Italia, in Germania, ad esempio, è stata tolta da anni. Eppure gli agricoltori italiani possono ancora godere di questo beneficio anche grazie all’azione di lobbing di Coldiretti insieme ad altre organizzazioni di categoria. Così come, nell’ultima legge di bilancio, è stata tolta l’Imu sui terreni e i fabbricati agricoli. Insomma per Aceto la concertazione è il modo migliore di risolvere le cose e, in assenza, di proteste ma che siano mirate nei temi e negli obiettivi.

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L’altro tema caldo, infatti, è quello della liquidità delle imprese agricole. Aceto ha ricordato che Coldiretti ha raccolto due milioni di firme in Italia per una proposta di legge sull’accesso al credito agricolo e lui stesso ha partecipato alla stesura di una legge regionale per la rinegoziazione delle posizioni debitorie per garantire liquidità ai produttori. Tutto questo senza troppi clamori, ma soprattutto senza provocare disagi ai cittadini.