«Ill Cis Calabria rappresenta un unicum rispetto agli altri Cis che abbiamo avviato finora: riguarda l'intero territorio regionale, attraversa le competenze di sei Ministeri, ha raccolto un numero record di adesioni e progetti e impegna risorse altrettanto significative». Con queste parole, il ministro Mara Carfagna ha introdotto la firma del Contratto istituzionale di sviluppo 'Svelare bellezza', riservato al territorio calabrese.

«Un lavoro che rappresenta un bell'esempio di dialogo e di rapporti istituzionali, di cui questo Paese ha bisogno», ha sottolineato la sottosegretaria Dalila Nesci, che detiene la delega a questo Cis e quindi ha seguito l'intero percorso, fino alla firma di oggi a Tropea.

La prima selezione, condotta dagli uffici dell'Agenzia per la Coesione territoriale insieme a quelli della Regione Calabria, ha individuato 890 interventi (valore: circa 3,5 miliardi di euro), distribuiti lungo tutto il territorio regionale e presentati da 325 enti diversi, tra i quali circa l'80% dei Comuni calabresi, le 4 Province, la Città metropolitana di Reggio Calabria e gli enti parco del Pollino e dell'Aspromonte.

I progetti sono stati quindi valutati sulla base delle loro strategicità (sostenibilità ambientale, creazione di partnership, impatto sociale e occupazionale, integrazione con altri investimenti pubblici e stimolo all'iniziativa privata), complementarietà (cioè, l'integrazione con la programmazione regionale e con altre progettualità sul territorio) e cantierabilità (rapidità di 'messa a terra').

Selezionati 110 interventi a priorità alta

Sono stati così selezionati 110 interventi a priorità alta (QUI L'ELENCO), che riceveranno subito un finanziamento pari a 226,97 milioni di euro provenienti dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020. 

Il Cis Calabria, ha detto la ministra «rappresenta un work in progress, che via via integrerà amministrazioni e progetti per allargare la sua sfera d'azione e renderla più incisiva sui territori».

La maggior parte degli interventi individuati sono legati a tematiche ambientali, alla valorizzazione di risorse naturali e alla riqualificazione urbana, seguiti da quelli dei comparti della cultura e del turismo e dalla tutela delle minoranze etno-linguistiche.