La sede si trova lungo Corso Mediterraneo, in una zona attigua alla statale 18. Fino a nuove direttive, gli utenti dovranno recarsi agli uffici Inps di Paola, distanti una cinquantina di chilometri
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Le condizioni dell'immobile che ospita gli uffici Inps di Scalea rappresentano un pericolo per gli occupanti e gli utenti che vi entrano ogni giorno e per questo le attività dell'istituto di previdenza sociale sono state bruscamente interrotte. I responsabili fanno sapere che la chiusura degli uffici è solo momentanea e che dopo la ristrutturazione del palazzo tutto tornerà come prima. Ma qui, sull'alto Tirreno cosentino, i cittadini sono diffidenti perché sanno che quando si chiude un ufficio pubblico, difficilmente riaprirà i battenti. Così è stato, ad esempio, per il tribunale e per l'ospedale. Per il momento gli utenti del comprensorio dovranno recarsi agli uffici Inps di Paola.
La reazione del candidato Antonio De Caprio
«Un affitto che scade, una struttura che non risponde ai requisiti di sicurezza, 15 dipendenti costretti a trasferirsi in un’altra città, Scalea che perde l’ufficio Inps. Ecco come si depaupera un territorio». Sono le parole di Antonio De Caprio, sindaco di Orsomarso e candidato al consiglio regionale della Calabria nella lista di Forza Italia con Jole Santelli Presidente. Il giovane amministratore stigmatizza la scelta di chiudere la sede dell’Istituto di previdenza della cittadina dell’alto Tirreno cosentino. «Non è possibile – continua De Caprio – accettare passivamente decisioni che, evidentemente, non tengono conto della valenza di un ufficio al servizio di un territorio amplissimo». Poi conclude: «La politica non può restare a guardare».
Lo sgomento di Scalea Europa
«Un'altra perdita per il nostro comune e per il territorio circostante della quale nessuno si è occupato prima salvo adesso piangere di fronte al fatto compiuto». Lo riferisce in una nota il direttivo del gruppo politico cittadino Scalea Europa. «Gli uffici sono stati trasferiti, dice l'Inps, temporaneamente a Paola per carenze strutturali con relativi disagi per i cittadini del territorio e anche per i lavoratori della sede di Scalea. Eppure nella città di Scalea non mancano edifici pubblici inutilizzati che avrebbero potuto essere offerti come soluzione temporanea. Questa vicenda testimonia l'assenza di dialogo tra la politica e il territorio alla quale bisognerà porre rimedio al più presto».
Le preoccpazioni della Cgil
«La chiusura della sede Inps di Scalea è un fatto che ci preoccupa, pur comprendendo come le criticità riscontrate sull’immobile rappresentino un pericolo per i lavoratori e per i cittadini la cui salvaguardia è priorità nell’agire della Cgil». Inizia così una nota congiunta a firma di Giuseppe Guido, segretario generale Cgil Pollino Sibaritide Tirreno; Franco Spingola, segretario generale Spi Cgil Pollino Sibaritide Tirreno; Vincenzo Casciaro, segretario generale Fp Cgil Pollino Sibaritide Tirreno; Domenica Iannello, Responsabile Cgil zonale. « Come unico percorso possibile, in tempi brevi - continuano -, urge ripristinare la piena funzionalità e la sicurezza dello stabile o ricercare una nuova sede a Scalea in modo da garantire i servizi ed evitare un grave danno per la comunità con la intuibile creazione di disagi, soprattutto, per le fasce meno protette del territorio. Lo spostamento, seppur temporaneo, degli uffici presso la sede Inps di Paola è un provvedimento che non condividiamo e che non tiene minimamente conto dei servizi essenziali erogati e delle caratteristiche geografiche, storiche e sociali del territorio interessato». Ed infine: «Chiediamo, quindi, alle Istituzioni di trovare insieme, mediante apposito ed urgente incontro con la Direzione ed il Comitato provinciale INPS, fino alla risoluzione delle criticità riscontrate sull’immobile e nelle more del percorso indicato, una soluzione che non penalizzi gli utenti e che mantenga attivi i servizi a Scalea per non scaricare su pensionati, diversamente abili, lavoratori e cittadini i costi economici e sociali di qualcosa di cui non hanno minimamente colpa».