«Il tema del patrimonio artistico culturale della nostra regione è uno di quei pilastri fondanti sui quali puntare per sostenere la ripresa economica e rilanciare il settore turistico dopo la pandemia». Lo affermano, in una nota, Angelo Sposato e Giuseppe Valentino, rispettivamente segretario generale della Cgil Calabria e segretario della Filams-Cgil regionale.

«Se vivessimo in una Calabria “normale” - continuano - dove il confronto sui temi del futuro, sulla gestione dei fondi comunitari, fosse affidato alla dialettica ed all'interlocuzione democratica tra i corpi intermedi e le Istituzioni avremmo fiducia che tanti progetti meritevoli di attenzione, sarebbero presi in considerazione, permettendo così a tanti giovani calabresi di poter sperare in reali opportunità lavorative. In un periodo nel quale il mondo si pone il tema della ripartenza e di quanto il Turismo potrà incidere in maniera fondamentale a risollevare le economie dei territori, assistiamo attoniti allo spettacolo che la Regione Calabria attraverso il Presidente FF sta offrendo ai suoi cittadini ed al mondo intero».

I due sindacalisti evidenziano che «le associazioni di categoria insieme al sindacato unitario hanno fatto appello al Governo per inserire nel piano vaccinale gli operatori del turismo e del terziario; temiamo che per la Calabria a condizioni date la possibilità di somministrare il vaccino ad operatori e lavoratori sia più fantasiosa del corto di Muccino, con effetti simili in termini di ripresa delle attività e sul piano dell'efficacia economica e sociale. Per fortuna - sottolineano Sposato e Valentino - la Calabria è più solida delle dirette social di chi, in questo lungo periodo, la sta rappresentando sul piano istituzionale; abbiamo letto con interesse l'appello - ultimo in ordine di tempo ma ne potremmo richiamare tanti altri - di Vito Barresi al ministro Franceschini per il restauro e la riapertura del Castello Carlo V di Crotone».

«È un fatto importante che intellettuali, associazioni, istituzioni, corpi intermedi si impegnino e si battano per fare in modo che il patrimonio storico, artistico e culturale della Calabria sia valorizzato e diventi uno dei motori per far ripartire la nostra regione dopo la pandemia. Tante sono le cose sulle quali si può iniziare a lavorare, a partire dal rilancio del patrimonio archeologico calabrese e dalla ripresa di campagne di scavi nei siti calabresi, che custodiscono, nonostante l'incuria e l'abbandono, i tesori della Magna Graecia».

La Cgil e la Filcams Cgil Calabria si appellano «a tutti coloro che hanno a cuore il futuro della nostra Terra e dei suoi figli, affinché si assembli una forte alleanza sociale che possa costruire un'interlocuzione diretta con il Governo, a partire dal ministro Dario Franceschini, per rilanciare con scelte di carattere nazionale il settore Turistico e dei Beni Culturali in Calabria».