Proteste a Catanzaro per il depotenziamento della sala operativa Anas. «Quello che chiediamo è che la sede Anas di Catanzaro possa esercitare a pieno il suo ruolo di direzione regionale per il controllo delle strade statali». È quanto afferma Fabio Lagonia, componente dell'associazione "Catanzaro nel cuore", che assieme ad altri cinque sodalizi - Centro studi don Francesco Caporale, Liberamente Calabria, Fondazione Moro, Basta Vittime sulla statale 106 e l'ex consigliere comunale Nicola Fiorita - hanno annunciato per il prossimo venerdì una manifestazione di protesta dinnanzi alla sede compartimentale Anas. Un modo per sensibilizzare l'ente dopo i numerosi tentativi di intraprendere un'interlocuzione, tuttavia, caduti nel vuoto.

 

Sala operativa Anas a mezzo servizio 

«Ci sarebbe da affrontare anche la questione della gestione della sala operativa - prosegue Fabio Lagonia -. Non è possibile che nelle ore notturne non funzioni». Le ragioni risiedono infatti nel depotenziamento della sala operativa catanzarese attiva solo per 12 ore anzichè 24, nonostante i chilometri di strada da vigilare.

 

La protesta delle associazioni

«La sala operativa di Catanzaro risulta essere per numero di eventi e per numero di chilometri controllati la seconda in Italia dopo quella di Roma» spiega Carlo Piroso, presidente di Liberamente Calabria. «Parliamo di circa 1.800 chilometri di strade e circa 11mila eventi l'anno tra incidenti, frane e smottamenti». Un problema che si aggrava soprattutto durante le ore notturne e il sabato sera quando il controllo resta in capo alla sola sala operativa di Cosenza, competente anche sulla rete autostradale. «Dismesso non significa che Anas non controlli ma che pensa di poterlo fare attraverso la centrale operatova di Cosenza. Ciò comporta un aggravio delle attività svolte da quella centrale operativa per la mole di chilometri da controllare».

 

Luana Costa