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Catanzaro - Protestano i dipendenti di ‘Calabria Lavoro’. È dal 2000 che si trovano in una condizione precaria e non hanno ancora certezze sul loro posto di lavoro. Hanno iniziato a lavorare con un contratto a tempo indeterminato per poi vederlo diventare a progetto e poi a tempo determinato. “Siamo stanchi – dicono – di questa situazione di precariato in cui versiamo da quindici anni” e oggi chiedono di incontrare il Presidente della regione Calabria Mario Oliverio. Sono in trecento davanti all’assessorato al lavoro di Catanzaro e stanno rallentando il traffico di via Lucrezia della Valle.
"È dal 2008 che abbiamo problemi, Oliverio – continuano – deve sapere cosa fanno i suoi dirigenti. Noi lavoriamo per lui. Lavoriamo per la Regione ed è giusto che sappia che i suoi dirigenti ci rimbalzano con delle scuse per non dirci la verità”.
“Dobbiamo raccontare ad Oliverio la verità sulla nostra condizione. I nostri soldi – spiegano – quelli destinati alle nostre retribuzioni, sono sempre destinati a coprire le emergenze di altri. Ma non è per i soldi che siamo qui. Con 750 al mese non si vive. Certo sono un aiuto alla famiglia, ma dati con discontinuità non diventano una cifra su cui fare affidamento. Quello che chiediamo è di essere rispettati. Ci prendono in giro e calpestano, raccontandoci menzogne, la nostra dignità di lavoratori. Vogliamo solo sapere di che morte morire e che le leggi vengano rispettate anche per noi”.
I dipendenti sono stati accorpati all’azienda Calabria Lavoro nel 2010, lavorano per diversi enti sul territorio regionale e nel 2013 sono stati equiparati agli Lsu-Lpu calabresi.