VIDEO | I gestori degli stabilimenti balneari si stanno preparando ad affrontare una stagione turistica molto incerta per via dell'emergenza coronavirus. Non tutti ripartiranno. Oggi incontro in Comune con l’assessore al turismo Alessandra Lobello
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«Ripartire non è facile in questo momento. La mia struttura aprirà, ma molti miei colleghi rischiano di non aprire». Ad affermarlo, Andrea Cattani, titolare del Lido Mancuso che ha sede nel quartiere marinaro di Catanzaro.
Si brancola ancora nel buio nel quartiere marinaro di Catanzaro tra nuove regole per spiagge e stabilimenti balneari e calo delle prenotazioni da parte dei clienti. L’estate 2020 è ormai alle porte, ma anche in spiaggia bisognerà convivere con il rischio coronavirus e questo comporterà diversi cambiamenti per gli ingressi nelle strutture e per la disposizione degli ombrelloni sulla spiaggia.
Non tutti i gestori dei lidi però, potranno ripartire tra costi di allestimento, personale e nuovi misure di sicurezza da seguire.
I lidi ripartono a singhiozzo
Gli unici a poter sperare di ripartire sono i gestori degli stabilimenti in località Giovino in cui le strutture sono già montate e si sta procedendo all’adeguamento delle nuove direttive. Fabio Corigliano del lido Valentino beach club conta di aprire a giugno. Le prenotazioni dei clienti storici sono già arrivate. Corigliano è il primo lido in Italia ad avere un lido attrezzato per l’accoglienza delle persone con disabilità ed ogni anno sono tanti i turisti provenienti anche da fuori regione che trascorrono le loro vacanze a Catanzaro proprio per usufruire di tutti i servizi che il lido offre.
Sul lungomare della marina di Catanzaro, al momento solo due stabilimenti hanno cominciato a montare le prime palafitte, tutti gli altri, invece, attendono disposizioni più precise. Il referente provinciale degli stabilimenti provinciali dell’Associazione Assimea “Carlo Pirosi”, Aniello Granpone del lido Jonio, si augura che «Comune e Regione concedano per questa stagione – ha spiegato- di poter allargare lo spazio frontemare per i lidi che, a causa del distanziamento tra un ombrellone e l’altro, non avranno la possibilità di inserire molte postazioni».
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Confronto in Comune
Istanze che sono state poste anche nel corso di un incontro che si è tenuto in Comune tra i titolari degli stabilimenti e l’assessore al turismo Alessandra Lobello, il sindaco e la Capitaneria di Porto.
«La possibilità di dare ulteriore spazio non dipende da noi – ha spiegato la Lobello – Catanzaro ha un piano spiaggia già approvato e c’è una legge regionale a cui dobbiamo fare riferimento. In questo momento i lidi devono stare a 50 metri di distanza l’uno dall’altro e bisogna rispettare il 70% di spiaggia libera ed il 30% di spiaggia data in concessione». Con molta probabilità, martedì prossimo, in consiglio regionale, ha fatto sapere la Lobello, saranno forniti ulteriori chiarimenti anche per quanto riguarda la gestione delle spiagge libere.
Ampliamento per bar e ristoranti
Al momento, sarà possibile collocare i tavoli sulla spiaggia, per i lidi con bar e ristorazione. Il via libera è arrivato oggi al termine della conferenza dei capigruppo del Comune di Catanzaro che consente un ampliamento temporaneo e gratuito delle occupazioni di suolo pubblico connesso all’esercizio di attività di somministrazione di alimenti e bevande.
Il provvedimento prevede l’esenzione totale fino al 31 ottobre per bar e ristoranti della tassa di occupazione degli spazi pubblici con la possibilità di utilizzare gli spazi antistanti o adiacenti le attività, comprese le aree di attraversamento pedonale, per la posa di tavolini, ombrelloni, pedane o strutture rimovibili consentendo i seguenti ampliamenti: per le concessioni esistenti, fino ad un massimo di 75 mq o una maggiore estensione del 30% della superficie già in uso; per le nuove concessioni sarà consentita una superficie massima fino ai 75mq. Dopo l’ok della conferenza dei capigruppo, la delibera sarà sottoposta in tempi brevi all’approvazione della giunta.