VIDEO | Esplode la rabbia dei medici della centrale operativa, che questa mattina hanno manifestato sotto la Cittadella regionale. Chiesto un incontro con il commissario Guido Longo
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Esplode la rabbia dei medici della centrale operativa del 118 di Catanzaro, da mesi sottoposti a decurtazioni stipendiali dopo che la commissione prefettizia, insediata alla guida dell'azienda sanitaria provinciale, ha bollato come illegittime le indennità finora percepite. «Il risparmio viene fatto sulla gente che lavora onestamente, con dedizione e professionalità» incalza Caterina Biamonte, medico convenzionato con la centrale operativa di Catanzaro, questa mattina in protesta sotto la sede della Regione.
La fuga dal servizio di emergenza
«Il contratto regionale - continua - viene rispettato in tutte le altre province, tranne nell'Asp di Catanzaro e Crotone. Nell'Asp di Catanzaro addirittura hanno avviato le procedure per il recupero delle indennità percepite nelle ore di ferie». Una circostanza che ha comportato un progressivo depauperamento del servizio d'emergenza. Chi può abbandona la centrale in cerca di un posto di lavoro più vantaggioso. «Chi di noi può andar via, va via - conferma il medico del 118 -. È chiaro sceglie di meglio, non si può continuare a restare qui per essere schiavizzati».
Servizio al collasso
Diverse le centrali operative sul territorio provinciale demedicalizzate: «Sono parecchi i medici che sono andati già via tant'è che tre postazioni del 118 - Maida, Tiriolo e Sersale - sono demedicalizzate. È questo il servizio che oggi offre la Regione al cittadino». In mattinata i medici hanno chiesto ed ottenuto un incontro con il commissario ad acta, Guido Longo: «Il commissario su questa materia ancora non era preparato, non ne era a conoscenza - ha riferito al termine dell'incontro Maria Rita Foresta, medico della centrale operativa -. Noi medici abbiamo lasciato loro la delibera scellerata in modo tale che lui possa prendere visione della situazione. Si è impegnato a parlare con chi di dovere. Ci ha mostrato la sua vicinanza».