Un gruppo di lavoratori lsu/lpu calabresi questa mattina in protesta sotto la Cittadella regionale. Il gruppo di manifestanti è fra coloro che dopo la stabilizzazione si è vista ridurre le ore di lavoro: da 26 ore settimanali fino a 12. Lamentano la percezione di stipendi irrisori, tra 500 e 800 euro, insufficienti a sostentare le proprie famiglie.

Con il supporto del sindacato Usb chiedono l'aumento delle ore utili anche per le amministrazioni nelle quali prestano servizio. La maggior parte lavora infatti nei Comuni svolgendo qualsiasi tipo di funzione a causa della carenza di organico negli enti locali.

Occhiuto: «Utilizzerò i miei rapporti per affrontare questo tema»

Il presidente della Regione Roberto Occhiuto, al riguardo, parlando con i giornalisti ha comunicato di avere scritto «ai parlamentari calabresi e parlerò anche con il ministro Orlando. Nell'ultima legge di bilancio - ha aggiunto - avevamo tentato di risolvere la questione e ora confido nel fatto che con la prossima legge di bilancio finalmente questi diritti possono essere rispettati. Stiano tranquilli perché il presidente utilizzerà i suoi rapporti per affrontare questo tema».

Occhiuto ha poi ricordato che «a Roma avevo fatto degli emendamenti per i tirocinanti soprattutto per quelli ministeriali. Ieri ho tenuto una riunione con i tecnici della Funzione pubblica e con la dirigente regionale della scuola perché mancavano i dati del mistero dell'Istruzione. Oggi questi dati sono arrivati quindi ci sarà il Dpcm che consentirà a questi lavoratori, che non erano nemmeno lavoratori perché prendevano 500 euro al mese senza un contratto di lavoro, di avere un contratto per 18 mesi replicabile poi dai ministeri direttamente».

«Io - ha concluso Occhiuto - ho due necessità rispetto al lavoro: quello di creare lavoro attraverso politiche attive attraverso lo sviluppo locale e sto preparando un grande piano di attrazione gli investimenti e sarò coadiuvato anche dal forum Ambrosetti per valorizzare per esempio la zona economica speciale».