L'assemblea annuale ha visto la celebrazione dei nuovi arrivati e di coloro che hanno raggiunto l'importante traguardo. Il presidente Ciconte ha posto l'accento sulla rilevanza del fattore umano: «Noi rappresentiamo il cadine della Sanità»
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Un ponte ideale tra passato e futuro, per costruire un presente di competenza e rispetto della sacralità della cura del paziente, nell’eredità di valori ed esperienze della professione, che rappresentano il patrimonio da condividere in uno dei momenti più importanti della vita di un medico. Si è tenuta a Catanzaro l’assemblea annuale dell’Ordine provinciale dei Medici chirurghi e odontoiatri, durante la quale sono stati consegnati la pergamena con il giuramento di Ippocrate ed il Codice deontologico ai neo laureati e sono stati premiati i medici che hanno conseguito i 45 anni di iscrizione. Un ricordo è stato dedicato anche ai colleghi scomparsi nei mesi scorsi, ai quali è stato dedicato un minuto di silenzio in avvio di lavori. Approvato inoltre il conto consuntivo del 2022.
«I medici - ha detto durante la cerimonia il presidente dell'Ordine, Vincenzo Antonio Ciconte - devono essere formati singolarmente e in equipe in modo da sapersi avvalere di tecnologie sempre più avanzate ed accrescere le competenze manageriali . Le Istituzioni nazionali e regionali devono rafforzare le reti ospedaliere e le strutture di prossimità in modo da superare i divari e le disuguaglianze esistenti nei diversi territori del Paese. A tale scopo, sfruttare al massimo il Piano nazionale di ripresa e resilienza, significa migliorare i servizi relativi alla prevenzione e assistenza; consentire il coordinamento tra ambiti ospedalieri, territoriali e sociali; migliorare le sinergie per affrontare le emergenze climatiche, ambientali e sanitarie. Inoltre le risorse disponibili andranno spese per implementare reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza territoriale; in particolare per l’innovazione, la ricerca e la digitalizzazione del Sistema sanitario nazionale. Verranno quindi migliorate le infrastrutture, potenziate le tecnologie e favorito il miglioramento delle competenze tecnico-professionali, digitali e manageriali del personale».
L'importanza del ruolo dei medici
Il presidente Ciconte ha posto anche l’accento sul “fattore umano” sottolineando che «è basilare per lo sviluppo della nostra Sanità, aspetto evidenziato, in modo eclatante, durante la pandemia. Infatti nonostante il governo si sia prodigato per aumentare il numero per l’accesso alla facoltà di medicina, le borse delle Scuole di Specializzazione, e per i corsi di formazione in Medicina Generale, questi sono tutti provvedimenti che daranno esito a medio-lungo termine. Allo stato attuale invece c’è notevole carenza di personale medico e sanitario sia negli ospedali che nel territorio, ed è veramente significativo l’abbandono delle strutture pubbliche da parte di colleghi che, approdando nelle cooperative private percepiscono, a parità di impegno lavorativo, ben più sostanziosi compensi».
Tra i punti toccati dal dottore Ciconte nella propria relazione anche l’importanza di rinnovare l’educazione continua in medicina rendendola più vicina ai bisogni dei medici e di tutti i professionisti sanitari, così come l’adeguamento del medico all’abnorme progresso della medicina. «Mi riferisco in particolare alla chirurgia robotica, all’intelligenza artificiale e alla genomica: di recente tali tematiche sono state trattate, quali unico punto all’ordine del giorno, nel Consiglio Nazionale dedicato al Codice di Deontologia medica, in quanto esse cambieranno profondamente l’approccio dei medici alla professione».
«Noi medici rappresentiamo il cardine della Sanità perché dalle nostre azioni, complesse, scientificamente motivate, scaturiscono decisioni determinanti per la salute del paziente – ha detto ancora -. Quindi l’azione si realizza su più livelli: scienza, tecnica, relazione, organizzazione, economia, deontologia ed etica. L’esito della cura rappresenta il risultato della combinazione di tutti questi elementi i quali ne determineranno l’effetto finale che, secondo scienza e coscienza, ci auguriamo sia sempre positivo. L’augurio è che il nostro Ssn non venga mai meno ai principi di universalità, equità e uguaglianza sui quali è stato imperniato secondo i dettami Costituzionali e di cui il nostro Codice Deontologico rappresenta la testimonianza più evidente. Infatti l’umanità, la solidarietà, la sussidiarietà, la tutela della salute individuale e collettiva, l’indipendenza e la qualità della professione rimarranno sempre i punti fondamentali del nostro essere Medici».
Il ricordo dei colleghi scomparsi
Nel corso dell’assemblea sono stati ricordati, sempre un momento di sincera e profonda commozione, i medici che sono scomparsi nell’intervallo di tempo intercorso dall’assemblea dello scorso dicembre, lasciando come eredità il rispetto dei valori etici e morali della nostra professione. Un minuto di silenzio è stato dedicato alla memoria di; Antonio Biamonte, Sellia Marina; Franco Salvatore Borrello, Lamezia Terme; Pietro Cosentino, Catanzaro; Vincenzo Donato, Soverato; Cosimo Fedele, Roma; Raffaele Gemelli, Catanzaro; Emilio Manfredi, Lamezia Terme; Giuseppe Pitaro, Torre di Ruggiero; Carlo Emanuele Provenzano, Catanzaro; Salvatore Marziale Teti, Petrizzi.
Da 45 anni in servizio, ecco i premiati
Di seguito i nomi dei medici che hanno conseguito i 45 anni di iscrizione premiati: Rosario Amelio, Raffaele Amoruso, Luigi Anastasio, Luana Carmencita Andreoli, Roberto Arcieri, Francesco Balabani, Domenico Battaglia, Cesare Benincasa, Pantaleone Bisurgi, Beniamino Borelli, Adalgisa Brescia, Ida Silvana Ofelia Calipari, Alberto Giuseppe Adriano Caputo, Antonio Caracciolo, Antonio Carnevale, Sergio Caroleo, Cesira Maria Cerenzia, Francesco Chillà, Ennio Ciacci, Ivan Ciacci, Eliseo Ciccone, Alfredo Cosentini, Luigi Federico Cosentino, Antonio Costantino, Giancarlo Mario Costanzo, Nicolino Crisafi, Ottavio Antonio Cristallo, Pietro Damiani, Antonino De Caridi, Arturo De Felice, Giuseppe De Pasquale, Michele De Vita, Maurizio Falbo, Luigi Fazia, Caterina Firorelli, Vittorio Focarelli Barone, Domenico Furciniti, Salvatore Giuseppe Galea, Mariano Franco Garcea, Giuliana Giorgi, Bruno Pasquale Giulino, Francesco Grandinetti, Anna Greco, Michele Iansiti, Francesco Iuliano, Giuseppe La Gamba, Patrizia Maria La Scala, Elio Lanzo, Domenico Lenza, Antonio Leone, Giuseppe Leone, Francesco Leto, Maria Linardi, Salvatore Majore, Gregorio Mantella, Felice Marasco, Paolino Marcione, Doriano Marseglia, Luigi Marzano, Pietro Menniti, Santo Domenico Mercuri, Nicola Merenda, Stefano Molica, Franca Nisticò, Giovanni Paladino, Lionello Palazzo, Vincenza Perazzo, Cesare Perri, Giuseppe Perri, Liana Perri, Nicola Perrotti, Vincenzo Porto, Raffaele Luigi Riso, Antonio Ruggiero, Natale Saccà, Ivan Sacchi, Luigi Sacco, Bambina Maria Samele, Antonio Scalese, Elia Sgromo, Umberto Sinopoli, Leonardo Sirianni, Angelo Salvatore Spasari, Leone Spataro, Piera Stilo, Emilio Trapani, Luigi Tucci, Filippo Vescio.
I nuovi iscritti
I neo iscritti all’Albo dei Medici Chirurghi sono invece: Annarita Adamo, Raffaele Bonfiglio, Elisabetta Buttiglieri, Alessia Caligiure, Ludovica Ciambrone, Giulia Currado, Federica Dello Iacono, Martina Ferraiuolo, Antonio Iele, Francesco Liperoti, Rocco Morena, Simone Porchia, Katia Procopio, Simona Procopio, Samuele Jacopo Rachetta, Giovanna Rotella, Angela Chiara Tavella, Lorenzo Viscomi. I neo iscritti all’Albo degli Odontoiatri: Carlo Floro, Jacopo Muraca.