VIDEO | Dopo il documento di rivendicazioni salariali firmato dai tre maggiori sindacati interviene l’amministratore legale Marco Zummo: «Entro fine febbraio chiusa ogni pendenza»
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Torna di scena la situazione salariale di Karol Betania, a Catanzaro, dove i lavoratori bussano di nuovo a denari. In una lunga nota firmata dai tre maggiori sindacati, i sanitari della struttura lamentano la reiterata insicurezza economica.
Tre mensilità arretrate
«Come stipendi siamo fermi – dice al nostro Network LaC il fisioterapista Salvatore Venuto, rappresentante sindacale aziendale della Uiltucs – in quanto sono pendenti gennaio 2024, novembre 2024 e dicembre 2024. Cosa chiediamo noi oggi? Che questa situazione di precarietà e di instabilità venga definitivamente chiusa. Io sono qui da 26 anni – aggiunge il sanitario – e non ricordo un periodo in cui ci sia stata una tranquillità tale da poter dire quello è giorno di paga». Si tratta di circa 400 dipendenti che nella storica sede nel quartiere Santa Maria assistono 300 pazienti, quasi tutti non autosufficienti.
«Si tratta di soggetti fragili ai quali noi non facciamo mancare assolutamente nulla da punto di vista della qualità – aggiunge Venuto – dell'efficacia, dell'efficienza e della prestazione sanitaria che noi eroghiamo e dell'assistenza. Ma è inevitabile che anche noi siamo in sofferenza. Questo rischia di provocarci un crollo psicologico portandoci anche ad assentarci giusta ragione».
Zummo: «Già date ampie garanzie»
Immediata la risposta dell'amministratore. «Il gruppo – afferma Marco Zummo – ha in arretrato solo la mensilità di gennaio 2024 quando subentrò a fondazione Betania coprendo 2,5 milioni di debiti progressi. Karol Betania Srl – scrive ancora l'avvocato palermitano - ha già comunicato ai lavoratori che novembre 2024 sarà pagato entro fine gennaio 2025 e che un nuovo gruppo finanziario in entrata entro fine febbraio consentirà la chiusura di ogni altra pendenza».