In viale Isonzo c'è chi finalmente ha una casa e chi denuncia uno stato di totale degrado. L'amministrazione comunale chiede maggiore collaborazione ai cittadini
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È stato l'assessore regionale alle infrastrutture Roberto Musmanno a consegnare la prima delle 14 chiavi ai destinatari di altrettanti alloggi di edilizia residenziale pubblica da parte dell'Aterp Calabria, in viale Isonzo a Catanzaro, continuando a mettere in atto quanto previsto dal Protocollo di legalità per il contrasto e la prevenzione delle occupazioni abusive siglato a fine 2016 tra Aterp Calabria, Prefettura, Regione e Comune. «Con questi 14 alloggi siamo ad un totale di 54. Concludiamo così questo lotto di lavori in Viale Isonzo - commenta il commissario straordinario dell'Aterp Ambrogio Mascherpa - iniziato a gennaio 2017, quindi anche in tempi molto rapidi. Speriamo che si possano riqualificare anche altri alloggi in questo quartiere oltre che nelle altre zone della città. Completato questo lotto, stiamo lavorando alla programmazione successiva, trovando i finanziamenti». «Un investimento di oltre 3 milioni e mezzo per questa riqualificazione - ha precisato l'assessore Musmanno - ora, l'impegno immediato dell'amministrazione regionale, di concerto con la struttura Aterp, è recuperare le risorse necessarie per completare un intervento in questo quartiere che merita anche altro».
I cittadini: «Viviamo nel degrado»
E se da un lato si registra la soddisfazione nel ricevere e consegnare un tetto dall'altro c'è chi denuncia uno stato di assoluto degrado, tra rifiuti, sporcizia e assenza di illuminazione pubblica. A rispondere alle lamentele degli abitanti di viale Isonzo è l'amministrazione comunale che chiede maggiore collaborazione ai cittadini: «Alcuni siti che sono stati giustamente segnalati da questi cittadini sono stati bonificati ma purtroppo nuovamente riutilizzati per discariche abusive - replica l'assessore comunale Danilo Russo - è compito dell'amministrazione comunale stare accanto a queste persone. Noi ci siamo, cerchiamo di dare una risposta ma è anche il senso civico di tutto il quartiere che ci deve aiutare. Noi vogliamo andare avanti con interventi per le aree degradate del territorio. Ma se il cittadino non risponde, o pensa di essere un'isola felice, allora non faremo nulla».