I dipendenti della discarica di Alli a Catanzaro hanno questa mattina indetto una assemblea sindacale, preludio - sostengono - di sciopero che si concretizzerà nella serrata dei cancelli dell'impianto. Il 13 marzo si concluderà infatti la cassa integrazione per 15 lavoratori e il rischio è la perdita del lavoro per tutti e 30 i dipendenti.

La ragione risiede nella riduzione dei volumi di scarico della raccolta differenziata, in un primo momento i comuni comportamenti l'Ato scaricavano qui i rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, circa 11 tonnellate al giorno. Successivamente, le amministrazioni locali hanno preferito sottoscrivere contratti con siti privati riducendo così i volumi e le attività della discarica.

L'azienda che gestisce l'impianto di Alli ha messo per tre mesi i dipendenti in cassa integrazione in attesa di ricevere dalla Regione l'autorizzazione a ricevere altre tipologie di rifiuti per compensare la riduzione dei volumi. Finora non è arrivata e i lavoratori si sono riuniti in assemblea annunciando il blocco dell'impianto.

Aggiornamento ore 10.15

In questi minuti è stato smontato il presidio organizzato questa mattina dai dipendenti dell'impianto Alli di Catanzaro d'intesa con i sindacati di Cgil, Cisl e Uil. Durante la giornata sono intercorse interlocuzioni tra le sigle sindacali, la prefettura di Catanzaro e il dipartimento Ambiente della Regione Calabria. Il dirigente ha assicurato un incontro per trovare una soluzione che avverrà nei prossimi giorni. I lavoratori hanno così sciolto l'assemblea in attesa dell'incontro.