Nella sede territoriale di Confial si sono ritrovati in assemblea gli operai del gruppo agricolo. Al centro, la questione inerente la parità delle giornate lavorative dei dipendenti
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Assemblea nella sede territoriale castrovillarese di Confial stamane per un gruppo di lavoratrici e lavoratori della Cooperativa Osas Campoverde per i quali è stato «disatteso dall'azienda» l'accordo sottoscritto dal sindacato che «stabiliva la parità di giornate lavorative delle lavoratrici e dei lavoratori stagionali, con il superamento di anacronistiche “fasce” del numero dei giorni per singoli dipendenti, precedentemente stabiliti con le organizzazioni sindacali».
Il responsabile territoriale Gabriele Iazzolino e il segretario generale della Confial, Benedetto Di Iacovo, hanno preso atto del mancato rispetto dell'accordo sottoscritto da parte dell’azienda ed hanno annunciato lo stato di mobilitazione con manifestazione davanti ai cancelli dell’azienda da parte dei lavoratori, con l’obiettivo di verificare la volontà effettiva dell’azienda tesa ad assicurare un certo numero di giornate lavorative uguali per tutti senza distinzione di fasce, ancor meno di privilegi.
La comunicazione dello sciopero è stata inoltrata anche ai competenti organi di sicurezza pubblica e alle istituzioni locali e regionali ivi compreso il competente Assessorato Regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo. Per Confial negli anni passati «attraverso retaggi di relazioni sindacali eccessivamente concertative - spiegano Di Iacovo e Iazzolino - si è creata, all’interno dell’azienda, una sorta di disuguaglianza tra lavoratori e lavoratori, con una parte interessata ad un eccessivo numero di giornate lavorative ed un’altra che non riesce ad arrivare al minimo sindacale, capace, una volta cessato il rapporto di lavoro, di accedere agli strumenti di sostegno al reddito».
Lo stato di mobilitazione che «proseguirà ad oltranza» - aggiungono i sindacalisti - «ha l’obiettivo di consentire un concreto raggiungimento di un numero adeguato di giornate lavorative, anche ai fini contributivi, tali da assicurare a tutti e a tutte il sostegno previdenziale necessario riveniente da indennità di disoccupazione agricola, quindi creare quel principio di equità e giustizia per tutti». Si vuole difendere un «principio di uguaglianza ed equità» per questi 40 lavoratori e lavoratrici.