Dopo il parere negativo della Ragioneria dello Stato che ha stralciato l'emendamento per la proroga dei contratti fono al 31 marzo, il fine anno si carica di incertezze
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Hanno il volto tirato e la preoccupazione di coloro che rischiano di poter perdere tutto nel giro di poche ore. I lavoratori Lsu ed Lpu in forza al comune di Castrovillari si sono riuniti in assemblea permanente stamane, nella sala consiliare del palazzo di città, per manifestare la loro «delusione grandissima» per la vertenza che a fine anno li vede protagonisti, loro malgrado.
Dopo il parere negativo della Ragioneria dello Stato che ha stralciato la parte dell’emendamento alla legge di Bilancio che prevedeva la proroga dei contratti fino al 31 marzo 2021, ora il futuro è ricco di incertezze. Molti di loro, come i colleghi che prestano servizio in tante municipalità della Regione Calabria, sono nel bacino dei precari da oltre venticinque anni e svolgono ormai mansioni di servizio per gli enti pubblici fondamentali per il funzionamento della macchina amministrativa e l'erogazione di servizi. La mancata copertura finanziaria che avrebbe dovuto garantire la loro stabilizzazione ha messo a rischio il provvedimento.
La preoccupazione per il licenziamento
«Aspettavamo una proroga di tre mesi che avrebbe consentito ai comuni di stabilizzarci ma queste speranze sono state disattese» - afferma Giusy Pugliese, una dei 36 lavoratori a rischio licenziamento dal primo gennaio 2021 - Veder svanite le promesse fatte sul percorso che avrebbe consentito di guardare al nuovo anno con più speranza e tranquillità aumenta i dubbi sul futuro lavorativo per queste persone ormai in servizio da venticinque anni nella pubblica amministrazione. Una sorpresa di fine anno che proprio non si aspettavano di ricevere e che ora aumenta il timore per il futuro.
«Non c'è stata la volontà del governo centrale di dare una copertura finanziaria ai lavoratori di pubblica utilità - continua - perchè si considerava essere un problema solo regionale». Non si potrà beneficiare neppure delle «dergohe» che sono state annunciate solo in via informale. Ma fin quando non ci sarà ufficialità sull'iter burocratico da seguire il pericolo di finire a casa dopo anni di onorato servizio fa crescere ansia e timori.
L'appello alle istituzioni
Un fine d'anno «tragico» che porta con se la «delusione e l'amarezza» - aggiunge Anna Mazza, precaria da 22 anni ed oggi operatrice presso l'asilo nido comunale - ma che lascia aperto un filo di speranza nel «lavoro sinergico tra istituzioni» per chiudere positivamente una vertenza che dura «ormai da troppi anni».
Le fa eco Annarita Corrado, in servizio al settore tributi del comune di Castrovillari, che spera nella «proroga» utile a «colmare questa situazione». Tutti temono di rimanere «senza lavoro» e lamentano i «mancati adempimenti di Stato e Regione» per sanare il gap che oggi li vede ad un passo dal baratro occupazionale.
La speranza del sindacato
In queste ore un grande lavoro di relazioni sindacali sta provando a ricucire lo strappo per dare speranza a questi lavoratori calabresi. «Sembra che uno spiraglio si sia aperto» afferma in queste ore il segretario generale nazionale di Confial Benedetto Di Iacovo, presente tra i lavoratori di Castrovillari e che ha mantenuto contatti tra regione, parlamentari, ministero, sindaco, forze politiche nel corso dell'assemblea.
Mentre si attendono le risposte dalla Regione e dal Governo per assicurare le necessarie deroghe alle assunzioni, ancorché le necessarie coperture finanziarie, intanto il sindaco Lo Polito avrebbe dato la disponibilità a redigere e bandire comunque l’avviso pubblico per questi lavoratori con la stabilizzazione a 30 ore settimanali. «Se questo sarà - ha affermato Di Iacovo - non solo lasceremo l’aula consiliare ma daremo atto pubblicamente al Sindaco Lo Polito e alla sua amministrazione, non dimenticando il sostegno dei consiglieri di opposizione che hanno assicurato la loro presenza e manifestato la loro solidarietà in sala del consiglio ai lavoratori in agitazione»