Contratto a ventidue ore dopo una lunga trattativa. Insoddisfazione della rappresentanza sindacale
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Arriva a notte fonda l'accordo sulla stabilizzazione dei lavoratori ex Lsu - Lpu del Comune di Cassano allo Jonio. Un risultato che si porta dietro «l'insoddisfazione» - commenta Benedetto Di Iacovo, segretario generale di Confial - «relativa alla quantità delle ore assegnate, sia mia personale, che degli altri colleghi». Si puntava al tempo pieno per i 79 lavoratori in forza al comune ma le condizioni economiche dell'ente non hanno consentito di raggiungere questo accordo. Dunque si partirà con 22 ore per tutti con un successivo step di aumento «con verifica delle necessità per assicurare i servizi efficienti ed efficaci ai cittadini».
Nel corso della lunga trattativa conclusasi a tarda ora sono stati sviscerati tutti i problemi portando comunque al passaggio a tempo indeterminato dei 79 lavoratori e lavoratrici da subito con «un aumento di 4 ore settimanali rispetto alla legge e alle risorse nazionali messe a disposizione che prevedevano solo 18 ore».
Ad inizio anno si faranno ulteriori verifiche per aumentare le ore in ragione dei servizi da assicurare, quindi attraverso criteri oggettivi e non generalisti. «È stato il massimo che in queste condizioni il sindacato ha potuto ottenere» commenta Di Iacovo che ha condotto la trattativa alla presenza del sindaco, Gianni Papasso, del segretario dell'ente, insieme alle Rsu e i segretari di Csa, Cgil, Cisl, Confial nelle persone di Pierpaolo Lanciano e Vincenzo Casciaro.
«Il lavoro - ha concluso - ha un senso quando segue la dignità, che deve estrinsecarsi sia nelle modalità operative che nella giusta retribuzione che il lavoratore deve portare a casa. Non basta solo il fregio o lo status di essere dipendenti di una pubblica amministrazione, quando manca la giusta, adeguata e dignitosa retribuzione».