VIDEO | Furti e danneggiamenti, per un valore di 200mila euro, hanno rischiato di compromettere l'attività imprenditoriale di cui è titolare Alessandra Paolini. Alla cerimonia di consegna, il sindaco Gianni Papasso: «Lo Stato deve investire su questo territorio, perché la criminalità dilaga dove c'è sottosviluppo»
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Coldiretti dona un trattore all'impresa Doria Srl destinataria nel tempo di danneggiamenti e furti a Cassano allo Ionio. Vittima l’imprenditrice Alessandra Paolini che ottiene il sostegno delle Istituzioni, all’indomani del grido di aiuto lanciato in seguito ai gravi atti subiti all'interno della propria azienda. Si contrappone alla resa e va avanti senza indugio. Vorrebbe evitare la paura ma «bisogna accettarla, fa parte della vita» afferma.
Coldiretti, come testimonianza di solidarietà, sostegno e vicinanza, le ha donato un trattore all’indomani della serie di furti subiti, l’ultimo dei quali il 26 febbraio scorso, per danni che ammontano a 200mila euro. Mezzi indispensabili per l’attività quotidiana. Alla cerimonia di consegna, presenti il presidente regionale e il direttore di Coldiretti, Franco Aceto e Francesco Cosentini, insieme al sindaco di Cassano allo Ionio Giovanni Papasso, alle forze dell’ordine, a rappresentanti di associazioni e comuni cittadini. Una cerimonia semplice, un applauso spontaneo all’arrivo del nuovo automezzo, abbracci sinceri, sorrisi di speranza per un nuovo corso all’insegna della produttività per l’azienda agricola che, nella Piana della Sibaritide, coltiva agrumeti, mandorleti, uliveti e una discreta riserva di grano, minima quanto preziosa per l’importanza simbolica che rappresenta all'interno della piccola filiera produttiva calabrese.
Il nuovo trattore è arancione, un colore benaugurante e simbolo di energia. Il presidente Aceto ha commentato: «Coldiretti chiede una maggiore presenza dello Stato, l’imprenditore non può essere lasciato da solo a combattere distorsioni che purtroppo esistono sul territorio. E quello che può fare, Coldiretti lo fa e continuerà a farlo. Però è necessario che ognuno faccia la propria parte, compreso lo Stato».
Questo gesto vuole essere un atto simbolico contro la sopraffazione della criminalità nell’intera area, che continua a seminare distruzione e violenza contro gli imprenditori onesti e laboriosi di questo territorio. Un grido contro il malaffare che arriva anche dal sindaco di Cassano allo Ionio Gianni Papasso, che difende la sua comunità e stigmatizza le condotte silenti di parte della società civile e della politica.
«Quando si percepisce che sulla Sibaritide c’è una sorta di cappa, bisogna fare una scelta: o stare da una parte o dall’altra. Ma la scelta non deve essere ipocrita, deve essere concreta. Le forze dell’ordine stanno compiendo un lavoro eccezionale sul territorio. In maniera sobria stanno monitorando e agendo. Sono certo che presto quest’area sarà bonificata. Lo Stato innanzitutto deve investire su questo territorio perché la criminalità alligna dove c’è sottosviluppo. E poi un’azione coraggiosa, forte. La militarizzazione non serve, perché la maggioranza dei cittadini è gente perbene. C’è bisogno di investigare bene, capire come certi patrimoni si accumulino. Ma io sono certo che i risultati arriveranno» ha concluso il sindaco.