«Domani alle 19 ci ritroveremo davanti al Comune in piazza Maria Ausiliatrice a Soverato. Il primo cittadino Daniele Vacca ha patrocinato questa manifestazione. Ci saranno tanti sindaci ma soprattutto ci saranno tanti imprenditori che racconteranno le loro storie. Ci sarà anche il docente di economia dell'università Magna Graecia di Catanzaro, Vittorio Daniele, il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferara e molti altri». Si mobilitano gli imprenditori del catanzarese piegati dal caro energia, pronti a scendere in piazza domani per aprire un momento di discussione e confronto ma anche per lanciare proposte da sottoporre all'attenzione di chi ha il potere decisionale.

Le proposte degli imprenditori

Un'iniziativa lanciata da Gianni Sgrò, imprenditore e responsabile di Confesercenti per l'area Ionica Catanzaro, aperta a cittadini, imprese, associazioni di categoria e sindacati: «Perchè i sindacati – spiega - hanno un ruolo fondamentale in questa nostra protesta che non è solo per dare contributi agli imprenditori ma noi siamo preoccupati soprattutto per i cittadini perchè le famiglie sono schiacciate dagli aumenti dei prezzi e soprattutto dalle bollette sia di gas che di luce che stanno ricevendo. Basti pensare ad esempio al costo del pellet che da 4 euro a sacchetto è passato a 12. Noi siamo preoccupati per il potere d'acquisto per le famiglie e i sindacati devono collaborare con noi per ottenere un ristoro sia in busta paga con un cuneo fiscale certo, non solo 150 euro per due mesi come ha annunciato il presidente Draghi ma un taglio strutturale al cuneo fiscale di 500 euro in modo che il cittadino sia più sereno oltre a dei ristori del credito di imposta riguardo le imprese che dovrebbe essere almeno del 45%».

Un grido di allarme

Dunque una situazione diventata ormai insostenibile. Lo stesso Sgrò, titolare di un'attività commerciale a Montepaone, si trova oggi a dover fare i conti con bollette lievitate del 240%, ad esempio da 10.869,14 del mese di agosto 2021 a 36.895,96 di agosto 2022. «Non vorrei essere ricordato per “quello delle bollette” ma io mi sono esposto soprattutto perchè tanti imprenditori hanno il mio stesso problema e molti hanno già chiuso. Proprio questa mattina ho ricevuto la telefonata da parte del titolare di una pizzeria di Gasperina che ha lanciato la sua attività pochi anni fa grazie ad un contributo statale. Tutto stava procedendo bene ma quando è arrivata al bolletta di 4 mila euro si è arreso e ha chiuso battenti già un mese fa. Eppure era riuscito a ravvivare il centro del soveratese aprendo un'attività commerciale in un piccolo paesino, e questo è già un gesto eroico. Quindi dobbiamo pensare ai tanti piccoli imprenditori, non solo a Gianni Sgrò, a Callipo o alle aziende conosciute – conclude - perchè il problema è spalmato su tutte le aziende in tutta Italia. Dalla Calabria parte quindi un grido di allarme e vorrei raggiungere questo obiettivo per far ascoltare il grido di dolore di tutte le famiglie e le imprese».