VIDEO | Al momento il limite è fissato a 500 kilowatt: «Non bastano. Ci troviamo in un momento di emergenza e la Calabria beneficia di risorse inesauribili»
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«Disponiamo di una risorsa infinita e che purtoppo non riusciamo a sfruttare» spiega Cesare Cristofaro, imprenditore catanzarese in riferimento al sole e al vento che potrebbero rappresentare i motori di una economia sostenibile, soprattutto in un periodo storico in cui l'energia è venduta a caro prezzo. La Calabria potrebbe rendersi autosufficiente e attenuare i costi a carico delle aziende.
Limiti all'autoproduzione di energia
Oggi è possibile ma con stretti vincoli: «C'è un limite all'autoproduzione - precisa - per autoconsumo che è di 500 kilowatt totali. E molte aziende hanno una potenza impegnata di energia, soprattutto le aziende energivore, molto superiore ai 500 kilowatt». È il caso dello stabilimento di imbottigliamento delle acque minerali. Già dal 2014 si è deciso di installare un impianto fotovoltaico per l'autoproduzione di energia.
La richiesta degli imprenditori
«Si può dire che 500 kilowatt al mese con le vecchie tariffe ci facevano risparmiare all'incirca cinquemila euro». L'aumento esponenziale dei costi, tuttavia, rende attuale la necessità di allentare tali vincoli consentendo alle imprese di aumentare la produzione di autoconsumo: «A noi 500 kilowatt non bastano, noi chiediamo l'aumento immediato attraverso una norma a costo zero per lo Stato e in un periodo di emergenza. Non stiamo chiedendo soldi ma di aumentare questo tassello da 500 kilowatt passarlo anche a due megawatt».