Marsilia Maierù di Rende ha 34 anni. Lo scorso anno per lei si sono aperte le porte della Scuola di Specializzazione di Cardiochirurgia dell'università Magna Grecia di Catanzaro. Vincitrice del posto aggiuntivo garantito dalla Regione Calabria, assieme a lei uno studente livornese vincitore del posto statale su base nazionale. Sono gli ultimi studenti che riuscirano a formarsi nell'ateneo catanzarese poichè quest'anno la Scuola di specializzazione, a causa della contestata decisione del Miur di non assegnare posti statali, resterà ferma un giro in attesa delle determinazioni che Roma assumerà per il prossimo anno accademico. Il concorso è già stato espletato martedì e gli studenti calabresi intenzionati a perfezionarsi in Cardiochirurgia sono già ben consapevoli che per poter continuare i loro studi dovranno fare le valige e andare via.

 

«E' una grave perdita per tutti quanti, sia per la Calabria sia per gli studenti di Medicina che desiderano studiare e formarsi in Calabria» racconta la giovane specializzanda. «Molti amici e colleghi avrebbero voluto concorrere per questo posto ma non essendo più possibile dovranno proseguire la loro carriera nella Cardiochirurgia fuori dalla Calabria. Anche in questo caso ci sarà un'emigrazione di ragazzi talentuosi che qui avrebbero trovato i professori e il giusto team con cui crescere». E' l'effetto della recente scelta ministeriale che ha lasciato spiazzati non solo i giovani studenti dell'ateneo catanzarese ma anche i docenti e i vertici universitari che si sono visti tagliare fuori dalla ripartizione statale dei posti destinati alla formazione degli specializzandi.

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«E' una decisione che ha sorpreso tutti» aggiunge Luigi Bennardo, specializzando in Dermatologia e rappresentante studentesco per l'area medica. «Avere l'opportunità di studiare e specializzarsi all'interno dello stesso ateneo, è per noi che ci siamo formati qui molto importante».

 

Luana Costa