Nessuna offerta di acquisto è pervenuta al Tribunale di Roma, che ora potrebbe indire una nuova procedura al ribasso. I sindacati chiedono la convocazione di un incontro al ministero
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Non sono pervenute offerte di acquisto e l’asta indetta dal Tribunale di Roma è andata deserta. Si allungano i tempi per la risoluzione della vicenda dell’Abramo Customer Care, società in concordato preventivo, operante nel settore del contact center che in Calabria occupa circa 3 mila lavoratori, la gran parte dei quali nella sede di Crotone. Ieri, 22 luglio, era prevista l’apertura delle buste con le proposte dei potenziali acquirenti, ma nessuno si è fatto avanti. Nessuna traccia dell’offerta del fondo Heritage né di quella della System House, che nei mesi scorsi avevano manifestato interesse ad acquisire l’azienda.
Il Tribunale di Roma, ora, potrebbe decidere di indire una nuova asta al ribasso, mentre resta comunque in piedi l’offerta irrevocabile di acquisto formulata il 30 aprile scorso dal fondo irlandese, contenuta nel piano concordatario presentato dall’Abramo. Le valutazioni del caso spetteranno al giudice che si sta occupando della procedura.
La notizia dell’asta andata deserta ha suscitato preoccupazione tra i lavoratori, che speravano di arrivare, dopo mesi di incertezze, a una rapida e certa risoluzione della vicenda. I sindacati, intanto, hanno chiesto la convocazione urgente del tavolo istituzionale già aperto al Mise lo scorso di mese di maggio.