"Condivido pienamente la proposta sullo sviluppo delle start up digitali rivolta al Governo nazionale".
Ha così commentato l'on. Enza Bruno Bossio in occasione della presentazione del "Libro bianco" sull'innovazione, promosso da Digital Magics, nell'ambito dell'Internet Festival di Pisa.
All'incontro coordinato da Luca De Biase, Direttore di "Nova24 de Il Sole 24 Ore", hanno partecipato oltre all'on. Bruno Bossio, tra gli altri, Marco Gay, presidente di Confindustria Giovani, Marco Bicocchi Pichi, Presidente di Italia Startup e Paolo Barberis, consigliere per l’innovazione del Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Tra i punti proposti: la revisione del credito d'imposta Irpef dal 19% fino al 30-40% per investimenti in start up innovative; agevolazioni fiscali per i soggetti dell'imposta sul reddito delle società (Ires), estendendone la deducibilità al 30%; facilitazioni fiscali per le piccole e medie imprese che svolgono attività di Open Innovation e la rimozione di spese amministrative per le nuove start up; potenziamento del crowdfunding e creazione di un Italian Founders Institute, con esperti internazionali, per la promozione attiva del made in Italy per il rimpatrio di personale qualificato dall'estero; creazione di un fondo di matching che affianchi la Cassa Depositi e Prestiti nell'analisi dei progetti e negli investimenti; coinvolgimento delle regioni nella creazione di appositi fondi d'investimento a partire dai finanziamenti europei.
"Confido - ha proseguito Enza Bruno Bossio- sulla sensibilità che su questo tema ha mostrato il Presidente Matteo Renzi affinché il Governo ed il Parlamento favoriscano in tempi rapidi un aggiornamento della legislazione a ulteriore sostegno dei processi innovativi".
"Si può accelerare - ha detto ancora - la fuoriuscita dell'Italia dalla crisi e rendere più competitivo il Paese se si assume la crescita digitale come una scelta strategica. Le start up innovative possono veicolare una vera e propria rivoluzione digitale nel sistema imprenditoriale".
"Infine- ha concluso la deputata PD - bisogna promuovere nel Paese una diffusa cultura digitale, favorendo prima di tutto lo sviluppo delle competenze digitali fra i giovani. Bisogna puntare su scuola e sistema delle imprese, anche attraverso iniziative quali il progetto sperimentale del Miur per l'insegnamento del coding già nelle scuole primarie.