«Sul diritto allo studio universitario non è consentito fare finta di niente o, peggio ancora, voltarsi dall’altra parte. E’ necessario, invece, in primo luogo da parte delle Istituzioni rappresentative e di governo della Calabria, prestare la massima attenzione e assicurare il sostegno necessario perché sia garantito il diritto costituzionalmente previsto a tutti gli studenti calabresi di accedere alla formazione universitaria». L’ha detto la consigliera regionale Flora Sculco (Calabria in rete), a margine dell'audizione del senatore accademico dell’Unical nel corso della seduta odierna della Commissione Bilancio.

 "Dati allarmanti"

«In Calabria – fa presente la Sculco- solo il 38 per cento degli studenti universitari che hanno diritto alla borsa di studio (merito e basso reddito), ne beneficia; il resto degli studenti, pur essendo idoneo, è fuori. E’ un dato allarmante e che, soprattutto, rischia di incrementare la sfiducia in particolare modo fra i nostri giovani che o decidono di abbandonare la Calabria, impoverendola di risorse ed energie fresche, o, peggio, rinunciare alla formazione universitaria, innalzando così l’indice, già preoccupante, di povertà educativa».
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 "Non ridurre lo spazio dei diritti"

«Abbiamo il dovere tutti di ampliare e non ridurre lo spazio dei diritti se è vero, come ampiamente dimostrato, che il tasso di laureati e capacità di innovazione e sviluppo economico e sociale vanno di pari passo. Non assicurare – conclude Flora Sculco- i fondi necessari al diritto allo studio significa incentivare la povertà e impedire alla Calabria di essere una regione all’altezza di intraprendere la sfida della crescita e dello sviluppo. Non posso non rilevare che, in questa legislatura, questo governo regionale ha compiuto passi importanti per incrementare le risorse; tuttavia occorre fare di più e occorre farlo in fretta».