«La politica è poco attenta ai temi del lavoro e della sicurezza, questo mi sembra un dato oggettivo». A dirlo il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri parlando con i giornalisti a Pizzo, a margine del congresso nazionale della Feneal Uil.

«Noi abbiamo raggiunto qualche risultato importante con il precedente Governo, con il ministro Orlando ma non basta. Oggi abbiamo ancora 1.200 morti ed è chiaro che noi chiediamo di arrivare a zero morti. Questo è l'impegno che mettiamo quotidianamente nel rivendicare con chi decide misure utili per poter cancellare queste tragedia. E siamo costretti a farlo in modo ricorrente, spesso inascoltati ma pensiamo che sia un atto dovuto nei confronti dei morti di quelli che non sono incidenti, sono omicidi. E continueremo a farlo».

«Il Pnrr è l’ultima spiaggia»

«Il Pnrr è l’ultima spiaggia. È lo strumento indispensabile soprattutto sugli asset principali che riguardano il Mezzogiorno, i giovani, le diseguaglianze, soprattutto in questa terra. Ma oltre al Pnrr vorrei aggiungere che ci sono tanti fondi europei che devono essere utilizzati, quindi mettiamo in condizioni le autonomie locali, gli enti regionali, di procedere speditamente alla messa a bando delle risorse che sono disponibili e concludere nel tempo dovuto gli obiettivi ed i progetti», ha dichiarato il segretario generale nel corso del congresso.

«Il Mezzogiorno - ha aggiunto - è dimenticato . Ha ricevuto tante promesse e pochi fatti concreti. La gente di queste terre ha bisogno di risposte concrete e non proclami o promesse. Ne hanno sentite troppe, adesso è il momento di verificare concretamente, intanto, come saranno utilizzati gli investimenti. Ecco perché continuiamo a chiedere un cronoprogramma degli investimenti, l'impatto occupazionale. Sono modalità che vengono utilizzate negli altri Paesi europei e che purtroppo qui non riusciamo a ottenere. Riusciremo a raggiungere l'obiettivo? Secondo noi sì, sicuramente non ci arrenderemo».

«Non era il momento opportuno per la crisi di Governo»

«Abbiamo detto quando c'è stata la crisi di Governo che non era il momento opportuno, ma siamo molto rispettosi del Parlamento - ha affermato Bombardieri durante il congresso -. Ovviamente non diamo un giudizio, ne prendiamo atto. Crediamo che ci sia molto tempo da recuperare, soprattutto per quello che riguarda le risposte da dare a lavoratori e pensionati perché c'è l'aumento del costo dell'energia ma vorrei ricordare che in questo Paese c'è anche un'inflazione al 9% e la perdita del potere d'acquisto colpisce in modo diretto e preciso i ceti più deboli».

«Quindi - ha concluso - sì ai soldi alle aziende ma in modo condizionato, cioè proviamo a dare contributi a chi rispetta alcune scelte, alcuni principi su cui è fondata la Costituzione, il diritto al lavoro, alla salute, la dignità del lavoro e soprattutto a chi non ha la sede legale all'estero. Ci si era provato e non ci si è riusciti e questa è la cosa più grave perché nel momento in cui c'è una scelta chiara, che fra l'altro si sta applicando nei vari paesi europei, noi pensiamo sia incredibile che in questo Paese una scelta del governo venga frenata perché il decreto non è scritto bene».