VIDEO | Il presidente nazionale di Confindustria è intervenuto all'assemblea pubblica “Crescite: dalla visione al progetto”. Il numero uno degli industriali ha dichiarato inoltre che «il porto di Gioia Tauro può giocare una grande partita strategica per il rilancio del Paese nell'area del Mediterraneo»
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È impossibile un serio sviluppo della Calabria senza investimenti ed investitori per il porto di Gioia Tauro. Questo è quanto emerso dall’assemblea pubblica svoltasi a Reggio Calabria dal titolo “Crescite: dalla visione al progetto” organizzata da Unindustria e che ha registrato la presenza del presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia. I dati sono allarmanti e il Governo, dicono gli industriali, si occupa di altri argomenti e non del rilancio delle infrastrutture.
«La Calabria rischia come tutto il Paese - ha affermato il numero uno di Confindutria - essendo una regione debole. Vanno incrementate le dotazioni infrastrutturali e aperti alcuni processi che hanno avuto successo come il credito d`imposta per gli investimenti. La Calabria insieme a tutto il Mezzogiorno – ha chiosato Boccia- deve diventare centrale per la questione industriale italiana e del turismo, ossia una regione che sia un acceleratore di sviluppo. Ma occorre una politica nazionale coerente. Sono mesi che parliamo solo di tre cose: flat tax per gli autonomi, pensioni e reddito di cittadinanza. È arrivato il momento di parlare in termini complessivo di tutto il Paese anche di altri argomenti».
Nodo centrale del dibattito è stato lo scalo gioiese. Che come sottolineato dallo stesso Boccia deve essere il primo punto di Italia, e non l’ultimo, di crescita per l’intera area del Mediterraneo.
«È evidente che il porto di Gioia Tauro è una punta avanzata sul Mediterraneo e non solo- ha concluso Boccia. L’Italia deve diventare non la periferia dell’Europa, ma paese centrale tra Europa e Mediterraneo e per esserlo ha bisogno di porti che si affacciano verso quell’area e Gioia Tauro può giocare una grande partita strategica». L’anno appena trascorso in termini di numeri e fatturato vede il porto ancora una volta agli ultimi posti per Confindustria Reggio Calabria è necessario che l’esecutivo faccia uscire lo scalo dalla fase commissariale. «Il porto nonostante abbia tutte le potenzialità- ha affermato Giuseppe Nucera, presidente territoriale di Confindustria Reggio Calabria, soffre per la mancanza di una guida strategica. Abbiamo un commissario che non può continuare a gestirlo, ci vuole un manager e noi lavoriamo affinché Gioia Tauro abbia al più presto una gestione ordinaria».