I Segretari generali regionali, Alessandra Baldari della Fp Cgil, Luciana Giordano della Cisl Fp ed Elio Bartoletti della Uil Fpl incalzano: «Corsa verso il baratro»
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«Gli esiti prevedibili del Tavolo Adduce ripropongono gli incubi del rialzo della tassazione per i cittadini calabresi e il blocco delle assunzioni che tanti danni ha già prodotto nel Sistema sanitario regionale. Il Ministro, Giulia Grillo, ha annunciato che intende trovare il modo per scongiurarlo. I Segretari generali regionali, Alessandra Baldari della Fp Cgil, Luciana Giordano della Cisl Fp ed Elio Bartoletti della Uil Fpl, attendono con particolare preoccupazione gli esiti di quanto annunciato dal Ministro perché la condizione delle lavoratrici e dei lavoratori della Sanità ormai allo stremo, così come la già critica situazione dei servizi sono da imputare, per molta parte, proprio alla carenza di capitale umano e non potrebbero reggere l’impatto di un ennesimo mancato incremento di personale». Così un comunicato congiunto delle sigle sindacali.
«Tra l’altro – prosegue la nota - la situazione è già prossima ad aggravarsi in vista dei pensionamenti con quota 100, che nei prossimi mesi interesserà anche il comparto dei sanitari. Senza un incremento di personale che vada oltre il turn over e preveda un piano di assunzioni straordinario, il già fragile sistema rischia la definitiva paralisi e nessun intervento commissariale potrà arginare la corsa verso il baratro in cui i servizi potrebbero avviarsi».
I sindacati ricordano che «dopo il precedente blocco, le assunzioni autorizzate dalla precedente gestione commissariale non sono state completate, sono ancora in corso procedure concorsuali e, nelle more del loro completamento, le aziende devono ancora avvalersi di personale a tempo determinato per garantire un livello dei Lea ancora insufficiente, come registrato dal Tavolo Adduce. Pertanto è impossibile immaginare di fermare i processi assunzionali per i quali, anzi, è necessario effettuare ulteriori investimenti, anche incentivando il personale medico delle specialità più carenti alla partecipazione alle procedure di reclutamento che a volte sono andate addirittura deserte».
Le sigle ritengono che «se davvero s’intende imprimere una svolta concreta alla Sanità calabrese è necessario partire dal personale il cui ricambio è indispensabile, così come sono importanti la formazione, la valorizzazione professionale, l’applicazione puntuale degli istituti contrattuali ed un sistema di gestione trasparente. La qualità e la quantità dei servizi sanitari non possono prescindere dalle persone che quei servizi devono erogare e non si può contare sempre e solo sui sacrifici di pochi».
«Ecco perché – incalzano - resteremo in attesa della soluzione promessa dal Ministro, con la determinazione che se non dovessero arrivare le annunciate deroghe al blocco, ma anche un incremento ulteriore rispetto al turn over, per rispondere alle esigenze che già da tempo come OO.SS. rivendichiamo, avvieremo tutte le forme di mobilitazione possibili delle lavoratrici e dei lavoratori che insieme ai cittadini sarebbero, ancora una volta, esposti a ulteriori depauperamenti di diritti già scarsamente esigibili in questa complicata Regione».